“Anime in plexiglass” è una canzone del cantautore italiano Luciano Ligabue, pubblicata nel 1987 nell’album “Buon Compleanno Elvis”. La canzone parla dell’ansia e dell’incertezza che molte volte accompagnano le relazioni umane, descrivendo il modo in cui le persone spesso si proteggono dietro una corazza di indifferenza per evitare di soffrire.

Il titolo stesso della canzone è un riferimento alla fragilità e alla trasparenza dell’animo umano, che Ligabue paragona a un materiale delicato e cristallino come il plexiglass. La canzone è un invito a non avere paura di aprirsi agli altri, nonostante le ferite del passato, e a non nascondere le proprie emozioni dietro una maschera di indifferenza.

La canzone è diventata nel tempo un vero e proprio cult tra i fan di Ligabue, grazie alla sua melodia orecchiabile e al suo testo profondo e poetico. “Anime in plexiglass” è un inno alla vulnerabilità umana, che ci ricorda l’importanza di avere il coraggio di mostrare le nostre emozioni e di aprirci agli altri, anche se questo significa esporsi al rischio di essere feriti.

Prende quota il ritmo della notte
fra tamburi e canti di guru
e sotto, sotto, sotto, sotto, sotto, sotto
c’è quel movimento clandestino
di cantine blues.
Una volta, qui c’era il Bar Mario:l’han tirato giu’ tanti anni fa
e i vecchi, i vecchi, i vecchi,
i vecchi, i vecchi, i vecchi,
sono ancora lì che dicono
che senza non si fa oooh.
E, su, il controllo sembra un tempio ooh,
non sanno che siamo quaggiu’ oooh.
Il plexiglas sarà l’esempio e noi rischiamo
molto, ma, qua proprio non se ne può piu’.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può, sgarrare non si può,
sgarrare non si può.
Camminando nel condotto sette
si arriva nella New Carboneria:
è qua, è qua, è qua, è qua, è qua, è qua
che si può far l’amore
certi che la ronda non ci sia.
E poi c’è il capo che ci riempie l’aria
con la Gibson che ha rubato lui
e sopra, sopra, sopra,
sopra, sopra, sopra
vanno avanti con lo show
che è destinato pure a noi ooh.
E su, il controllo, sono tranquilli ooh,
che replicanti non ce n’è ooh.
I vigilantes sono svegli:
è dura stare al mondo nel 2123.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può, sgarrare non si può,
sgarrare non si può.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può.
Le anime in plexiglas
stanno ballando un tango.
Le anime in plexiglas
stan dimostrando come si fa uno show.
Le anime in plexiglas
stan trasudando fango.
Le anime in plexiglas
stanno insegnando:
sgarrare non si può.

Notizie:

  • “Anime di plexiglass” è il secondo singolo estratto dall’album “Buon compleanno Elvis” di Ligabue, pubblicato nel 1995.
  • Il testo della canzone parla della fragilità delle relazioni umane e dell’impossibilità di evitare le ferite emotive. Il plexiglass rappresenta la corazza che spesso le persone indossano per proteggersi dagli altri.
  • Il videoclip della canzone è stato diretto da Giuseppe Capotondi e ha vinto il premio come “Miglior video dell’anno” al Festivalbar 1995.
  • “Anime di plexiglass” ha raggiunto la posizione numero 4 nella classifica dei singoli più venduti in Italia nel 1995.
  • La canzone è stata reinterpretata in chiave acustica da Ligabue nel suo album dal vivo “Giro del mondo” del 2007.
  •  
Ultimo aggiornamento articolo Gen 21, 2024 @ 08:58