australiaDopo circa 5 anni Giuseppe,finalmente puo venire in Australia,allora mi commissiona il viaggio per novembre 2004.L.itinerario a mia scelta.
Fino all’ultimo la partenza era incerta, ma poi ho prenotato i voli e ho comunicato l’itinerario alla palazzina(casa di Giuseppe a Cappella CR)
Lui e’ gia stato con me l’altr’anno in Sud africa 18 gg e l’anno scorso transiberiana e pacifico 20 gg,dunque,sa gia’ come ci si divincola negli aeroporti,allorche,quando non ho trovato posto sugli stessi voli, li ho prenotati ugualmente,l’importante e’ che poi ci troviamo a destinazione.
Il ritorno da Melbourne,infatti lui ha volato con thai via bangkok per Milano mentre io con singapore airlines via Singapore.Pero’ all’andata gli ho fatto uno scherzo, tra l’altro riuscitissimo;Io secondo lui dovevo partire da Roma e lui da Milano per Bangkok con thai, invece ci siamo imbarcati entrambi da milano,cosi che io sono entrato per ultimo sull’aereo e dopo 2 ore di volo,finito il pasto, mi sono presentato a lui,immaginatevi la faccia e la gioia di vedermi.
A Bangkok,coincidenza dopo 2 ore per Sydney,questa volta non con un MD11 ma col 747 400,io ero al piano di sopra.Atterrati a buio a Sydney,Lui metteva per la prima volta in vita sua,piede in australia mentre io la dodicesima.
Affitta l’auto alla hertz,ci siamo subito diretti all’albergo f1 dove gia’ avevo dormito con Mauro ad inizio di questo anno,quando avevamo fatto tappa di un giorno venendo dagli USA e diretti in Nuova zelanda.Stanchi dal viaggio ma non troppo, 10 + 8 ore Milano Sydney.
Ci siamo svegliati per colpa del fuso orario alle 4 circa,allora abbiamo deciso di andare subito alla baia di Sydney,Il sorgere del sole con lo sfondo dell’opera house e’ molto bello,giro in battello e visita di taroonga zoo,con la sua cabinovia.anche se il prezzo d’entrata non era molto economico,ci siamo divertiti a vedere i canguri il pavone con la ruota,scimpanze’ eccetera. mancava solo il casuario e il dingo.
In cielo un piccolo aereo a grande altezza scriveva faticosamente,col fumo bianco,parole pubblicitarie tipo:BOSE,Ritornati dall’altra sponda,con l’auto fuori dal traffico,che io non amo molto,fino alle blue mountains,Il panorama alle tre sisters e’ sempre da bocca aperta.Poi prosieguo alla volta della capitale passando per campi verdi e coltivati a perdita d’occhio, Giuseppe era incredulo da quanto spazio c’e’ in Australia.ma piu’ incredulo sono stato io quando abbiamo visto che un tipo aveva in giardino della fattoria nientemeno che 3 elefanti asiatici.
Tanti laghetti per anaffiare ed abbeverare le mucche e pecore.In Australia ci sono attualmente 19 milioni di persone,28 di mucche e 94 di pecore.
poco prima di arrivare a Canberra, Daniele(io,NDR)decido di prendere una strada di campagna non asfaltata,che ci ha portato proprio a contatto con la natura e un paio di villaggi grossi come camminata o il cudla’,molto carini, tanto che volevamo dormirci,ma c’era esaurito nell’unico alberghetto, meglio perche poco piu’ in la’ alla periferia di Canberra ci aspettava il solito formula 1 a 59$ in due.A buio con l’auto a cercarci 2 pizze e poi a nanna.
La mattina seguente,sempre molto presto,visita esterna del parlamento e dintorni,pioveva e non ci piaceva molto la cosa, la torre telecom dove avremmo dovuto andare per il panorama, era nelle nuvole,allora visitina all’aeroporto dove mi e’ venuta la brillante idea di anticipare di 24 ore (vista la pioggia) la nostra trasferta ad Alice springs,La tipa della QANTAS,e stata fantastica,ci ha trovato il posto e da li a mezzora,abbiamo riconsegnato l’auto e siamo partiti con un dash 8 biturbina,alla volta di Sydney con ,coincidenza per Alice springs con un boeing 737.Naturalmente il paesaggio,dal verde e’ cambiato in rosso deserto.Dopo circa 3 ore di volo da Sydney,atterriamo ad Alice,l’intento era quello di affittare l’auto e andare subito ad Ayers rock ma visto che eravamo in anticipo di un giorno,siamo andati in Citta’ da dove ho prenotato uno dei tanti tour organizzati di 3 giorni 2 notti.All’ostello,c’era posto nella camera doppia,Gli aborigeni che passeggiano per la mall tra i negozi, puzzano di sudore,la cittadina e’ piena di vita,sopratutto di turisti.
Alla mattina un minibus da 22 posti col carrello al traino,per i bagagli e attrezzature varie,ci prelieva innanzi all’ostello alle 5 circa.Eravamo mezzi maschi mezze femmine,A Giuseppe questo touravventura acchiappava molto.non gli ha acchiappato molto pero’ il fatto di dormire a Yulara nel saccoapelo sotto le stelle, anche io lo facevo per la prima volta,mi e’ molto piaciuto.Da Alice springs fino ad Ayers rock,impiegate 7.o 8 ore di viaggio,alcuni stops lungo il tragitto hanno allungato il viaggio,In una roadhouse abbiamo anche avuto il tempo di fare 3 partite al biliardo io e l’autista(36 anni di Sydney)(an bel putel)All’arrivo ad Uluru,Giuseppe la skorpion e i due inglesi + il tedesco (puzzone) l’hanno scalato fino alla cima,gli altri,giro attorno.Naturalmente l’ayers e’ sempre maestoso e magico,quel rosso in contrasto con l’azzurro del cielo.
Rientrati a yulara,cena attorno al fuoco fatta dal nostro jason,poi vista la sveglia alle 4,30,a nanna presto,tipo le 20.00.Giusep,l’e’ sta al prom.
Io ho dormito tra l’irlandese ridolina e la skorpion di londra,soprannominata cosi per il suo tatuaggio.
All’indomani,momento magico,mentre col pullmino andavamo verso gli olgas,le prime luci dell’alba,poi stop per il sorgere del sole su una piattaforma appositamente costruita da dove si vede bene sia uluru che i kata juta.più tardi,9 km a piedi attorno agli olgas con avvistamento di uccelli e canguri,all’interno della roccia rossa,troppo bello.
Prima di partire per kings kanyon passiamo per l’aborigenal cultural centre,dove giuseppe gioca a pallone con i compagni di viaggio,mostrando ancora una volta che i suoi 59 anni sembrano 20 di meno.(secondo me mangia troppe angurie)
Dopo circa 6 ore di viaggio arriviamo alla roadhouse vicino a kings kanyon,non montiamo le tende nemmeno stanotte xche’ replichiamo col soffitto di stelle attorno al fuoco,anche se io e lui abbiamo approfittato della tettoia.Sprono Gio,a fare un giro in elicottero e lui accetta,ci fa compagnia anche la skorpion,prima volta per loro due, io a militare mi sono anche lanciato dal CH, elicottero dalle 2 grandi eliche,il volo e’ stato di circa 10 minuti molto bello,poi un tuffo in piscina e tramonto.
Anche quella mattina sveglia presto per raggiungere il kanyon.Altra passeggiata tra le gole e picchi di 5 km circa,strapiombi da vertigini e paesaggi molto suggestivi,io e l’irlandese abbiamo volentieri preparato il pasto ,scatolette verdure ecc.Jason si e’ fermato per far raccogliere qualche melone selvatico a gio,fara’ una prova nelle sue piantagioni.
Ancora un paio di roadhouse al ritorno,visti cammelli e emu,e ancora il tavolo da biliardo,poi arrivo ad Alice springs,dove alla sera ci siamo tutti ritrovati a cena al buffet,per l’ultimo saluto.Gio,ha abbracciato e baciato tutte le ragazze.(che farabì)
Il giorno seguente a passeggio per la citta’ e poi in minibus all’aeroporto a fare un tentativo per partire il giorno prima per Cairns,anche se sapevamo che il volo era pieno,Ci e’ andata bene,alla fine ci hanno imbarcati,cosi abbiamo guadagnato un giorno di Cairns dove c’e’ molto da vedere,Voliamo col giambolino che e’ il british aerospace 146 ad ala alta della Qantas,a proposito cosa significa questo nome?Qeensland And
Northern Territory Aereal Service.A Gio,gli ho fatto il lavaggio del cervello fin che non lo ha imparato.Per via del fuso orario, arriviamo a Cairns a quasi buio,auto a noleggio,piccola tappa alla foresta di mangrovie e hotel raimbow palms che io gia conoscevo quando ero venuto con Giorgio e Mauro di Massa piu’ Cristina di valeggio e Alessandro di Agoiolo.Bella stanza.All’imbrunire arrivano dalle montagne i pipistrelli da 3 kili a mangiare i mango sugli alberi.Passeggiata sul pontile per vedere il rientro dalla barriera corallina del quick silver,grande katamarano da 450 pax.Il giorno dopo ,tappa alla cabinovia che porta a kuranda, ma l’andata e ritorno dura troppo e costa 50 dollari australiani,troppo.allora optiamo per un bel giro nell’interland su fino a Mossman,il giro e’ stato bello,sopratutto al lago con uccelli acquatici,poi giro sul treno del fiume con avvistamento di un piccolo coccodrillo.Nell’allevamento di pesci barramundi,non ci hanno fatto entrare, non era ancora attrezzato per accogliere i turisti,allora abbiamo proseguito per Cairns,dove alla sera dopo il bagno in piscina, alla reception ci siamo fatti prenotare dalla ragazza dalle grandi tette,il tour sul quiksilver del giorno dopo.
Col bus per port douglas,le frenate dell’autista mi facevano star male allora mi sono seduto accanto a lui,non volevo rovinarmi una cosi bella giornata.Appena saliti sul quiksilver,Gio,si è messo subito al sole,lui dice che và ad energia solare,infatti poco dopo si è spellato tutto,altro che energia solare.Il catamarano ad idrogetto toccava i 50 all’ora,in un’ora circa siamo arrivati a destinazione sulla barriera corallina,approdati su una piattaforma fissa.Io ero già stato con zio Nando Emilio Giancarla e Gianni di Sabbioneta.
Ci siamo subito tuffati a fare snorkeling,Gio dice che la barriera ed i pesci,erano piu’belli che quelli visti a Koror in micronesia l’anno prima.Grande mangiata al buffet di gamberoni e degustazione del paesaggio,con quel verde turchese e azzurro irreale.L’unica nota negativa della giornata,Mi si e’ bagnata la mia telecamera con conseguente morte.Meno male che gio ne aveva una sua.
Appena tornati a Cairns,stesso tragitto,subito in piscina dell’hotel e poi a nanna.La mattina seguente alle 6 eravamo già seduti sul boeing 767 qantas che arrivava da Tokyo,infatti era pieno di jappi,arrivati un paio di ore dopo a Brisbane, prendiamo l’auto a noleggio e facciamo tappa ai bordi della città dove visitiamo i nonnetti che giocano a bocce, poi entriamo in una coltivazione d’uva e alla fine sulle montagne retrostanti la gold coast a mangiare in un mini ristorante da un tedesco.Spiegavo a Giuseppe tutti i posti dove ero stato nel 1986 quando vi avevo passato 6 mesi lavorando in un ristorante italiano a Broadbeach,poco più in là,bella passeggiata a piedi nella foresta pluviale,con visione di maestosi e giaganteschi alberi.”proprio qui qualche anno prima,eravamo venuti con lo zio Nando ed Emilio,sotto la pioggia,alla sera in albergo alcune sanguisughe tra le dita dei piedi a ricordarci della passeggiata”.Quella sera mangiamo gli spaghetti al ristorante ARIA di Roberto,mio ex principale,e poi via al Formula 1 di Brisbane All’ndomani volo QF 737 per Cairns e poi coincidenza con Dash 8 della qantas diretto all’isola di thursday island all’estremo nord della penisola di cape york, proprio ai confini con la Papua nuova guinea.Paesaggio arido ma con eucalipti, pochissimi turisti vanno fino lassù,su quel volo, noi eravamo gli unici, gli altri o lavoratori o residenti.Chiediamo subito di un alberghetto sull’isola dell’aeroporto Horn island, ma è completo, allora siamo costretti a trasferirci,prima in minibus poi in battello, all’isola di giovedì,qui purtroppo, l’unica camera disponibile costa parecchio,ma per le 2 notti che dobbiamo restare, accettiamo di buon grado, non è che la piscina ci dispiaccia,anche se piccola,Giusep,sembra un “nadrot”,lui è sepre in piscina volentieri, sopratutto a quelle temperature.L’isola offre poco per il turista,però lassù sulla collinetta,siamo andati a vedere i cannoni,usati contro gli aerei giapponesi nella 2° guerra mondiale,Tornando giù, mega scivolone di giò che è “blisgà”Il giro dell’isola a piedi è durato un paio d’ore,visti da vicino il laghetto e le grandi eliche,poi ai bordi del piccolo ospedale mentre l’elicottero volava via.A sera decine di grandi pappagalli bianchi migrano nell’isola accanto, l’isola di mercoledi.Lasciamo l’isola col solito aereo,ma poco prima,Giusep,ha incontrato all’aeroporto una piccola donna italiana, l’unica dell’isola,che era ben contenta di fare 4 chiacchiere con 2 italiani DOC.Arriviamo di nuovo a Cairns e questa volta ci facciamo venire a prendere in auto,,servizio incluso se pernottiamo all’alberghetto della signora italiana.Quella sera assistiamo ad una partita di calcetto .Tuffo in piscina e poi a nanna. La mattina seguente il taxi ci aspettava con ancora buio,portatici all’aeroporto,preso il qantas per hamilton island,isola da sogno,un’ora di volo a sud.Appena atterrati pioveva,non avevamo prenotato il pernottamento,e scopriamo sul posto che e’ un piccolo paradiso,Praticamente un unico proprietario ha costruito strade marciapiedi boongalows hotels e appartamenti,non che un porticciolo e aeroporto.Le auto sono quelle piccole macchinine che si usano nei campi da golf che non superano i 20 all’ora.A noi è stata assegnata una stanza, la meno costosa:100 euro a notte (accadì) a camera,per 2 notti.Come il quiksilver,sono stati soldi spesi bene.Subito a farci qualche partita a biliardo poi in una delle tante piscine,che in Australia si misurano in ettari,proprio di fronte alla bella spiaggia.
Sul nostro terrazzo venivano a trovarci i pappagalli kaakatoa ed altri tipi.C’è anche un mini zoo con dentro il famoso woombat,i koala pappagalli iguane coccodrilli ed altri animali australiani.Ad un certo orario,un renger ,a pagamento,ti permetteva di tener in braccio un koala per qualche foto,esperienza non da tutti i giorni,infatti i giappi,facevano la fila.
Nell’antourage di quel di hamilton island, si potefa fare anche un giro in deltaplano,Giusep ed io ad un certo punto,guidando il nostro trappolino a noleggio molto divertente, ci imbattiamo tra una collina ed un’altra,nel wirehanglide,un delteplano appeso ad un cavo d’acciaio.Io, naturalmente non mi tiro indietro,anche se non un volo vero ma pilotato, essere appesi a 100 metri d’altezza e far finta di essere un’uccello,porta un pò di brividi, ma con una splendida giornata soleggiata ai tropici australiani,è il massimo.
Gusep,li per lì era titubante,ma non appena ha visto che due cagottini di giappi,lo facevano anche loro, non si è tirato indietro.
Un urlo lacerante è uscito dalla sua gola,rimbombando e facendo l’eco sulla collina accanto,facendomi spanciare dal ridere per 10 minuti. meno male che ho filmato la scena,Il fifone,ci ha preso gusto al volo,così gli ho fatto fare 3 voli consecutivi,con notevole goduria da parte sua.
Poco più avanti,c’è una specie di poligono,uno degli unici 3 in tutta l’australia,anzi che i fucili,si usano vere pistole,alle quali per impedire incidenti, erano state messe ai 2 lati delle piccole catene di sicurezza.Verso sera,dopo aver visitato tutta l’isola (5 km per 2) ci siamo fatti un giretto su e giù per gli ascensori panoramici modello elicottero,lo scenario è da cartolina, appena che quella volta c’eravamo dentro anche noi.E poi alle piscine che non avevamo ancora esplorato guardando le peripezie di un surfista.
La mattina seguente,all’aeroporto per il volo della jetstar boeing 717 per Brisbane, dove abbiamo pernottato al formula 1 ai bordi dell’aeroporto.La mattina seguente a Bunura,di nuovo boeing 717 per Melbourne avalon. Era la prima volta che volavo con questo modello d’aereo,a bordo niente cibi a meno che li paghi, modello ryanair in europa.La fortuna vuole che a Melbourne facciamo appena in tempo a noleggiare l’ultima auto disponibile,(che cul)e via verso sud alla volta dei 12 apostoli.(I faraglioni effettivamente sono molti di più,se contiamo anche quelli piccoli)Troviamo decine di pulman provenienti da Melbourne pieni di turisti di ogni razza,ma sopratutto giapponesi in pensione,tutti rigorosamente con le gambe storte.Propongo a al mio compagno di viaggi un giretto in elicottero,ma il tempo stringe, prima di sera dobbiamo arrivare al parco nazionale di Grampians (victoria)Ad un certo punto abbandoniamo la great ocean road per l’interno,e dopo qualche lezione di sgommate nei pressi delle rotaie,a giusep, proseguiamo fino all’allevamento di pecore,dove l’allevatore stava provvedendo a inserire ad una ad una,una cannula in bocca alle sue 2000 pecore per deglutire uno sciroppo.poveraccio, credo che sia ancora là.
Con scenari mozza fiato,vediamo laggiù,l’inizio della foresta di grampians,non appena dentro,i nostri radar visivi si concentrano penetrando al nostro passaggio nella boscaglia di eucalipti alla ricerca di qualche animale..Avviastiamo un paio di wallaby (cangurini)ma il piatto forte è l’echidna,che alla vista del “biond” non si sà perchè,si insabbia sotto la superficie,scavando con le sue poderose unghiette.
A sera troviamo ad Halls gap,un’alberghetto per la notte, ma prima facciamo un salto su,per una via di montagna in un posto che io conoscevo,per poco mettiamo sotto un canguro che ci passa la strada, poi poco più in là altri canguri grigi,liberi che si fanno avvicinare moltissimo.
All’indomani, cerchiamo i koala,ma non li vediamo,rientro verso Melbourne,dove visitiamo per un saluto i signori Cavedon,poi un giretto a sud di san kilda beach per salutare Bruno che però non troviamo a casa in quel momento, allora ad essendon dove lavora al suo vivaio,ma anche li non c’era.A sera dormiamo all’hotel formula 1 accanto all’aeroporto tullamarine di Melbourne.
Ultimo giorno d’Australia,riconsegnamo l’auto a noleggio in aeroporto e ci prepariamo alla partenza.Io “Daniele” parto qualche ora prima,avendo il biglietto business con singapore airlines per Parigi,Mentre Lui con Thai via Bangkok.Troppo bello quando 2 ore dopo il decollo ho sorvolato Ayers rock con Yulara,proprio dove eravamo,solo pochi giorni prima,e dove abbiamo dormito in sacco a pelo sotto le stelle,guardando il cielo stellato, proprio quel cielo dove ero in quel momento. ciao ciao

Link I viaggi di Daniele