gesu2VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

RIFLESSIONE

27 luglio 2014

CACCIA AL TESORO
17ma domenica del tempo ordinario A

Un pessimista vede difficoltà in ogni opportunità un ottimista vede opportunità in ogni difficoltà.
E Dio cosa vede?

Ci sono due parole per indicare una situazione che porta ad una felicità insperata:
una appartiene al vocabolario laico
l’altra al vocabolario della fede.
La prima parola, quella laica, è fortuna.
La seconda parola, quella cristiana, è grazia.

Che fortuna ha avuto quel tale che ha trovato un tesoro!
I protagonisti delle parabole del Vangelo di oggi hanno tutti una bella botta di fortuna: tesoro, perla, pesca.

Che differenza c’è tra fortuna e grazia?
Ho trovato un racconto che mi ha aiutato a capirlo.

C’era una volta un contadino. Con il lavoro di tutta una vita era riuscito a costruire una piccola azienda che rendeva bene.
Aveva tre figli, robusti ma viziati. Era il suo cruccio.
Non avevano per nulla la voglia di lavorare del padre.
Un giorno, ormai anziano, poco prima di morire disse ai figli:
“Devo rivelarvi un segreto: nel campo c’è nascosto un tesoro.
Sotto quella terra c’è tanto oro da vivere felici e tranquilli”.

Dopo la morte del padre, i figli scesero nel campo con vanghe, zappe e rastrelli e cominciarono a scavare.
Faticarono molto ma alla fine restarono molto delusi perché avevano zappato tutto il campo senza aver trovato alcun tesoro.
Il padre li aveva ingannati?

Solo dopo un po’ di tempo capirono il segreto del padre, infatti quell’anno il campo diede un raccolto abbondantissimo perché la terra era stata vangata e smossa a fondo.

La fortuna è una scintilla che arriva inaspettata e dura un istante.
La grazia è una dimensione interiore che coinvolge tutta la vita.
La fortuna luccica, la grazia illumina.

La vita è una gigantesca caccia al tesoro.
Ci vuole grinta, forza, lucidità per gareggiare.
Bisogna tapparsi le orecchie di fronte ai troppi che ammiccano vendendo care false istruzioni facili.
Bisogna tenere duro davanti ai troppi
che dicono che il tesoro non c’è,
che la vita è un’immensa e macchinosa fregatura.

Lo insegnate voi a me:
quando ci si sposa non si prende solo un tesoro ma anche il campo in cui il tesoro è custodito, con tutti i suoi rovi, le sue ortiche, i suoi inverni freddi.
Sposarsi non è trovare la persona giusta (una volta per tutte) ma è essere la persona giusta (giorno dopo giorno).

I fallimenti nella vita sono perché si aspetta il tesoro senza voler accettare la fatica del campo.
La fortuna si aspetta o si tenta, la grazia si custodisce.

La meraviglia di questo brano, però, se lo si legge attentamente, è che Dio non si paragona al tesoro, ma al cercatore.
Ciascuno di noi è per Dio un tesoro. Vende tutto per cercarci.
Si mette in movimento, rischia perché siamo preziosi per lui.

Che il Signore ci aiuti oggi a non aspettare botte di fortuna ma ad accorgerci della linfa della grazia di cui siamo già pieni.

Un pessimista vede difficoltà in ogni opportunità un ottimista vede opportunità in ogni difficoltà.
E Dio cosa vede? Dio non si arrende e cerca il prezioso in noi.
È una fortuna trovare Dio, ma è grazia il sentirsi cercati da lui.