cileIl 7 di novembre è stata la partenza dall’aeroporto di Pisa col compagno di viaggi Giuseppe, destinazione finale Santiago del Cile passando per Parigi. Air france è la compagnia che più uso,proprio perche parte dall’aeroporto più vicino a dove abito, cioè al Cinquale a pochi passi da forte dei marmi. 1 ora e trenta è durato il volo per Parigi, un niente a confronto della botta di 14 ore nostop da Parigi a Santiago.

Per fortuna abbiamo ottenuto i posti davanti all’uscita di emergenza, cosi potevamo allungare le gambe e alzarci quando volevamo senza far alzare nessuno per poter passare. Durante la notte mentre sorvolavamo l’amazzonia e tutti dormivamo, uno scossone ci ha svegliati, Il boeing 777 ha perso 5 metri di quota in un secondo.il tipo che era al gabinetto è uscito a razzo e con ancora i pantaloni giù è corso ad allacciarsi la cintura al suo posto.

Prima mi è preso un colpo ma poi appena vista questa scenetta mi sono spanciato dal ridere. L’atterraggio a Santiago prevede una discesa a molla,visto che come alla Malpensa, si è circondati dalle montagne,Molto bella anche la montagna più alta del sud america, l’aconcagua circa 6000 metri. L’aeroporto è moderno,una bella sorpresa visto i trascorsi di Pinochet.

L’auto a noleggio è una avis toyota yaris a 3 volumi rossa con pochi km a marce. Il tipo ci spiega la strada di come uscire dall’aeroporto e infilare al primo colpo l’autostrada per il sud, e ci riusciamo bene.Nella zona attorno a Santiago l’autostrada si paga in automatico trammite una specie di viapass, poi più avanti invece, con i caselli come da noi, comunque non costosi.

L’autostrada è fatta bene e con poco traffico, percorre il Cile per 3000 km da nord col Peru fino a Puerto montt dove siamo diretti, la particolarità è che si vedono trattori e altri mezzi strani ogni tanto e che ci sono le fermate del bus. il limite è 120 km all’ora. Il cellulare funziona ma solo se si ha un triband infatti,come negli USA e canada, in Cile, unico paese del sud america, occorre il triband.

Arrivati a Puerto montt,tentiamo di approfittare di una escursione in battello per vedere i fiordi e magari un po di fauna marina, tanto pubblicizzata dai depliand turistici, ma al momento partiva solo una nave con un tragitto lungo 5 giorni, naturalmente sarebbe stata una bellissima esperienza come quando avevo trascorso 3 giorni sul postale della Hurtigruthen in norvegia.

Purtroppo però,nessuna escursione di poche ore, allora decidiamo di prenotare agli uffici della locale compagnia aerea Lanchile, un volo da Santiago all’isola di pasqua,da farsi agli ultimi 3 giorni di questo viaggio.La prenotazione ha buon esito e siamo contenti. Ripartiamo allora per la nostra meta più ambita di questo viaggio.

La penisola di Valdes in Argentina, a 3 giorni di viaggio. Ritorniamo allora in autostrada e ripassiamo dalla stessa strada percorrendo ancora i circa 180 km che ci separano alla città di Osorno. Usciti dall’autostrada direzione est verso il confine tra Cile e Argentina nel bel mezzo della cordigliera delle Ande.

Una moltitudine di uccelli rapaci e altre specie, ci accompagnano tra le foreste di conifere che incontriamo tra le montagne, con coreografie da incanto.Fiumi con tanto di rapide e laghi immensi, grossi 3 volte il lago di garda,la strada è pressoche perfetta, mi ricorda quelle della nuova zelanda. Alla dogana tutto ok.

Nel tratto della terra di nessuno, incontriamo la neve che ai bordi della strada raggiunce i 4 metri d’altezza,qualche foto e poi via verso l’altra dogana, quella argentina.

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