San Biagio PlataniSan Biagio Platani è un piccolo centro della Sicilia posto nell’entroterra agrigentino, che grazie alla posizione geografica, situato tra due fiumi, Il Platani e il Turvoli, offre sentieri, vallate e scenari incantevoli.
A caratterizzare maggiormente questa località è appunto il fiume Platani, da cui il paese prende  il nome, sulle rive del quale sorgono saline e siti archeologici che vale la pena di visitare.

L’Associazione Pro Loco di San Biagio Platani è nata  con lo scopo di incrementare il turismo nel piccolo centro e di conservare e far conoscere le tradizioni che sono nate e poi affermate nel corso degli anni. L’Associazione offre visite guidate, escursioni e quant’altro può essere utile per conoscere più da vicino il territorio di San Biagio Platani

Oltre al periodo degli Archi di Pasqua, nel quale sono organizzate  una serie di escursioni dedicate all’evento, a San Biagio è possibile effettuare escursioni naturalistiche in tutti i periodi dell’anno. Un territorio, con una natura incontaminata e la presenza di due fiumi, ha permesso la conservazione di sapori e tradizioni ormai quasi ovunque perse.

Notizie Storiche

San Biagio PlataniIl 3 ottobre del 1635 Giovan Battista Gerardi ottenne la Licentia Populandi al costo di 200 onze. E’ questa la data che segna la fondazione di San Biagio, a cui successivamente è stato aggiunto nel 1863 il nome Platani per distinguerlo dagli altri centri che esistono in tutta Italia.

Il contesto storico, caratterizzato dai cambiamenti di rotta verso le Americhe e dalla marginalizzazione dell’isola, portò la popolazione isolana a ripiegare nella sua più tradizionale economia.

Da qui l’agricoltura estensiva attraverso il popolamento dei feudi. Ma la fondazione di agglomerati urbani aveva anche altre finalità legate al prestigio dei feudatari. Infatti un villaggio con più di 80 persone dava al principe il diritto di un seggio al parlamento oppure ad un voto in più, oltre al potere sui sudditi attraverso la facoltà di amministrare la giustizia entro il proprio feudo.

Il feudo di San Biagio inizialmente era composto dalle terre di San Biagio, Gialdonieri e Mandralia. Nel 1660 è stato poi aggiunto il feudo di Ragattano, grazie ad una permuta effettuata dai Feudatari Ioppolo e Gianguercio. Il feudo era così composto da 1830 salme. Il centro abitato si sviluppò fin dall’inizio intorno alla Chiesa Madre e al Palazzo Ducale. Venne stabilito un tracciato ad impianto ortogonale, il cui asse principale è il corso Umberto I, che allora era denominata strada Piazza.

Per quasi tutto il XIX la strada viene bloccata dalla piccola chiesa del Purgatorio, poi demolita alla fine del secolo. Il punto centrale della via, localizzato nella chiesa Madre rappresenta il baricentro dell’assetto, da cui parte l’altro asse principale che è l’odierna viale della Vittoria già strada Chiarenza. Di fronte al Palazzo Ducale parte parallelamente via Veneziano. Il popolamento avvenne con un andamento costante, e già nel 1653 il paese contava circa 300 abitanti. Ma nel XVIII secolo, la crisi produttiva e il sistema politico istituzionale troppo vecchio, determinarono una flessione nell’andamento demografico.

Grave problema era rappresentato dalla produzione monoculturale, la cui mancata produzione di un anno creava carestie. Nel settecento se ne verificarono tre e per farvi fronte fu chiamato Agesilao Bonanno, che poi sarebbe diventato signore della terra di San Biagio, in qualità di Vicario per la incetta dei frumenti. La decadenza delle famiglie nobili siciliane non risparmiò neanche quella del signore di San Biagio, che trasferitosi nella villa della Noce a Palermo, con una serie di contratti redatti alla fine del ‘700 consegna in gabella tutti i possedimenti. Il 1812 segna la fine della feudalità.

L’economia del paese si basa sempre sull’agricoltura con una distribuzione di seminativi, giardini, mandorleti, oliveti e vigneti. L’avvento dei pistacchieti si ha probabilmente nella metà del 1800.

Archi di Pasqua

archi pasqua1Tra tutte le manifestazioni che celebrano la Santa Pasqua, quella che si svolge a San Biagio Platani è sicuramente una delle più suggestive. Questo rito che nasce dal culto della Madonna e di Cristo, pone le sue radici nel ‘700, quando ancora il paese non contava mille abitanti.

A questa tradizione si deve la nascita delle due confraternite, Madunnara e Signurara, che con tanta passione rinnovano di anno in anno questa meravigliosa manifestazione. Questa divisione del paese nelle due confraternite non da origine ad un antagonismo violento, ma ad una competizione vivacissima ed appassionante, che si conclude la notte di sabato, quando ciascuna confraternita allestisce la parte del corso che le compete.

La preparazione, che inizia qualche mese prima della Pasqua, richiede una grande quantità di materiale, tutto rigorosamente concesso dalla natura. Quelli più largamente usati sono le canne, il salice, l’asparago, l’alloro, il rosmarino, i cereali, i datteri, e il pane, ognuno dei quali è ricco di un alto significato simbolico. La parte più importante è costituita dagli archi centrali, origine storica della manifestazione, sotto i quali la domenica mattina avviene l’incontro tra Gesù risorto e la Madonna.

Di anno in anno, viene cambiata l’estetica del corso, mentre resta invariata la struttura architettonica, costituita dall’entrata, dal viale e dall’arco. L’entrata rappresenta la facciata di una chiesa, il viale la navata e l’arco, opposto all’entrata, l’abside della chiesa stessa.
Il suo significato religioso è molto evidente, volendo rappresentare il trionfo di Cristo sulla morte.

Ma gli archi affondano le sue radici nella miseria in cui versava la popolazione nel ‘700, il cui allestimento serviva appunto a far dimenticare la povertà. Oggi sono cambiate molte cose, e pur continuando ad avere un significato religioso, hanno lo scopo di attirare una grande folla di cittadini e forestieri per assistere a questo spettacolo religioso, culturale ed artistico.

Festa di San Giuseppe

San Giuseppe è una festa tradizionale di S.Biagio Platani che ricorre il 19 Marzo. I preparativi iniziano circa 15 giorni prima, quando la gente inizia ad invitare nelle proprie case le persone più bisognose che andranno a consumare, in qualità di “Santi” colazione e pranzo abbondanti.

Le tipiche pietanze sono: frittate di carciofi, di asparagi e di fave, latte, tè, caffè, e savoiarde per quanto riguarda la colazione. Per il pranzo, invece, si prepara un primo piatto a scelta e un secondo piatto base di carne. Il dolce tipico è la pignolata accompagnata da ceci e ravioli. Dopo il pranzo i “Santi” ricevono altri doni in cibo e denaro.

La mattina del 19 Marzo, nel corso principale del paese, tre persone che rappresentano Gesù, Giuseppe e  Maria, bussano nelle case di diverse persone che rifiutano di dar loro ospitalità, come avvenne nella notte Santa negli alberghi di Bethlemme. Infine una famiglia li ospiterà e offrirà loro la colazione.

I tre Santi parteciperanno alla Santa Messa e successivamente verranno ospitati dalla famiglia Midulla – Adamo, nel balcone della propria casa che si affaccia sul corso principale, dove consumeranno, sotto gli occhi della popolazione, un ricco pranzo. Questi personaggi vengono rappresentati da un signore anziano, un bambino ed una ragazza, scelti tra le persone più bisognose.

Seguirà, dopo il pranzo, la processione con l’immagine del Santo, dopo la quale i tre ”Santi” riceveranno in dono i “cannistra” (particolari costruzioni in legno addobbate con fiori, frutta, cioccolata e offerte in denaro).

Padre Fedele Tirrito da San Biagio

chiesa del carmeloNato a san Biagio Platani nel 1717, è sicuramente il figlio più illustre del paese. Poeta, letterato, pittore, Padre Fedele diventa uno dei personaggi più in vista del 700 italiano.

Si forma nell’ambiente agrigentino e palermitano. A queste esperienze si aggiungono le molte visite romane, che gli fanno conoscere ed apprezzare il settecento romano. In queste visite romane Padre Fedele ha sicuramente l’opportunità di conoscere e studiare i più importanti pittori dell’epoca nonché di leggere molti testi fondamentali.

A Roma fu anche alle dirette dipendenze del papa, che gli commisionò l’affresco di alcune chiese. Tra le opere letterarie quella sicuramente più ricordata è “La Pastorale”. Morì a Palermo nel 1801.

Fiume Platani

Un territorio di rara bellezza vi farà assaporare le meraviglie della natura più incontaminata. E’ il fiume Platani, dal glorioso passato, che percorre tutto il comprensorio dei monti sicani, creando nei secoli una valle ricca di fascino, storia e mitologia.

Un tempo navigabile, permetteva la risalita delle navi per gli scambi commerciali con l’antica Kamikos, la cui reggia sorgeva sul monte Castello, che sovrasta maestosamente gran parte della vallata. L’incontro con una salina, lo arricchisce di una caratteristica unica, evidenziata già dai popoli antichi, che lo identificavano appunto come “il fiume salato”.

Le escursioni, numerose e affascinanti, vi faranno scoprire questo territorio, ritrovando il gusto di assaporare tutti gli aspetti che un ambiente incontaminato può offrire.

Fiume Turvoli

Affluente del fiume Platani, il Turvoli, con la sua vallata, è consigliato per le escursioni all’insegna della natura. Percorrendo le sue ampie vallate e gli impervi canyon scavati nella roccia, vi troverete di fronte un paesaggio incontaminato ricco di flora e fauna.

Nella parte superiore del fiume è anche possibile incontrare delle zone ricche di agrumeti

muralesBed and Breakfast

 

Comodi alloggi in B&B al centro dei colli sicani. Ideali per una permanenza all’insegna del relax, della natura e delle buone tradizioni siciliane.

Per qualsiasi informazione sugli alloggi in b&b, sulle escursioni, o altro, utilizzate il recapito
info@prolocosanbiagioplatani.it

Come arrivare a San Biagio Platani

Dalla statale Agrigento-Palermo imboccare lo svincolo per Casteltermini

Poi da Casteltermini indicazioni per San Biagio. Da qui 17 km

Dalla corleonese-agrigentina imboccare lo svincolo di Alessandria Della Rocca o quello di Raffadali (poi Santa Elisabetta, Sant’Angelo, quindi San Biagio) se si proviene da Agrigento
I testi qui presentati sono cortesemente concessi dalla Pro Loco www.prolocosanbiagioplatani.it