Lubiana, Koper (Capodistria), Piran, Izola, Portoroz, Hrastovlje

SloveniaRicca di risorse e sempre tranquilla, da quando nel 1991 si è resa indipendente dalla federazione della Iugoslavia, la Slovenia (SLO) è andata via via migliorando. I turisti in cerca di un’alternativa alla folla e ai prezzi elevati della maggior parte dei paesi europei possono, almeno per il momento, considerare la Slovenia come il luogo ideale.

Situata tra l’Europa occidentale e l’Europa orientale, ha porti veneziani sulle coste, fattorie in stile ungarico, mentre se si sale sulle Alpi Giulie sembra di essere in Baviera. Gli sloveni (due milioni circa) erano la popolazione economicamente più fiorente dell’ex Iugoslavia e la ricchezza di questo paese adagiato “sul versante soleggiato delle Alpi” è evidente.

La Slovenia è un paese incredibilmente ricco di attrattive nonostante la sua limitata estensione. Le sue attrattive turistiche sono infatti così varie che per visitarle tutte, non basta certo una sola visita, così come per rendere giustizia alla vastissima scelta di vini e specialità gastronomiche. Basti pensare che in nessun altro paese europeo è possibile fare il bagno nelle calde acque dell’Adriatico la mattina e avventurarsi tra i sentieri scoscesi delle Alpi il pomeriggio, magari con un breve intermezzo a Ljubljana, la capitale, famosa per le sue strade a ciottoli e la sua vibrante atmosfera.

Come arrivare

image002In Aereo: La Slovenia non è collegata all’Italia da linee aeree, per il momento.
La compagnia di bandiera nazionale Adria Airways tramite linee regolari collega Lubiana con le maggiori città europee: Francoforte, Monaco di Baviera, Vienna, Zurigo, Bruxelles, Parigi, Londra, Dublino, Manchester, Amsterdam, Copenaghen, Mosca, Spalato, Sarajevo, Skopje, Ohrid, Tirana, Tel Aviv, Podgorica, Priština e Istanbul.

In Autobus: La Slovenia è raggiungibile dai Paesi limitrofi anche in autobus. Il trasporto con gli autobus locali è ben organizzato e relativamente economico. Gli orari e tutte le informazioni si possono ottenere consultando il sito http://www.ap-ljubljana.si/eng/

Nei giorni feriali, l’autobus che collega l’aeroporto alla città di Lubiana parte ogni ora. Nei weekend e nei giorni festivi, l’autobus parte ogni due ore. La durata del viaggio è di circa 45 minuti. I biglietti possono essere acquistati direttamente sull’autobus. Poiché il prezzo del biglietto cambia frequentemente, è sempre consigliabile chiamare il numero 090 4230

In Auto:
Per quanto Lubiana sia veramente dietro l’angolo, almeno per chi abita nel nord Italia, l’unico mezzo per raggiungerla senza perdere tempo e pazienza è l’auto.
Lubiana: distanza 245 km da Venezia, 500 da Milano
Capodistria: distanza 185 km da Venezia, 440 da Milano
Da Trieste a Lubiana (autostrada Venezia-Trieste, uscita confine di Fernetti) non ci sono nemmeno 95 chilometri, e per di più tutti di autostrada.

Volendo visitare e conoscere il Paese in automobile lo raggiungerete servendovi di uno dei valichi di confine con Italia, Austria, Ungheria e Croazia. E se ci arrivate sprovvisti di un’automobile, la potrete avere presso uno dei numerosi autonoleggi. Le strade slovene e la loro segnaletica sono buone, e lungo ad esse si trovano aeree di sosta nonché locande ed alberghi.

L’automobile è l’ideale per raggiungere alcune città e villaggi più belli e isolati della Slovenia. Nel caso arrivate in aereo o treno, i prezzi per il noleggio sono accettabili. Le agenzie con i prezzi migliori sono quelle situate presso l’aeroporto di Lubiana. I costi dei pedaggi autostradali e della benzina sono piuttosto bassi. Gli sloveni guidano sulla destra.

Guida Michelin

Sloveniain Treno: Con treni moderni e confortevoli si possono raggiungere quasi tutte le mete turistiche slovene. Sono buoni anche i collegamenti con l’estero: la Slovenia è raggiungibile con treni diretti dall’Italia, Austria, Ungheria, Croazia, Serbia e Macedonia. Il trasporto in treno è comodo ed economico.
I treni sloveni sono comodissimi e più puliti e accoglienti di quelli delle Ferrovie dello Stato (italiano) e la stazione di Lubiana è distante un quarto d’ora al massimo (a piedi) dal centro città.
Viaggiare in treno in Slovenia è comodo ed economico: il viaggio tra Lubiana e Maribor (due ore) costa circa euro 7, il viaggio da Lubiana a Bled (un’ora) costa euro 4.

Via mare: Le imbarcazioni straniere, entrando nelle acque territoriali slovene, possono approdare solo ai moli dei valichi internazionali di frontiera a Capodistria e Pirano (durante la stagione estiva anche ad Isola). Eseguito l’attracco, l’imbarcazione, l’equipaggio e i passeggeri si devono registrare alla polizia di frontiera. Per questo sono necessari i seguenti documenti: documento che comprovi la proprietà dell’imbarcazione, documento che comprovi la capacità del capitano di manovrare il natante, documenti personali dei passeggeri.

Sicurezza

Le condizioni generali di sicurezza del Paese sono buone. Va segnalato comunque che la Slovenia, come i territori confinanti del Friuli, è compresa in una vasta zona sismica, in particolare nella zona del Carso.

Clima

Ha un clima continentale. Nella parte costiera il clima è mediterraneo.

Dove Alloggiare

Potrete scegliere il vostro alloggio in un albergo, motel o pensione, in un appartamento o camera presso i privati, in campeggio o in un ostello della gioventù.

Informazioni generali

SloveniaDal 21 dicembre 2007 il Paese è entrato nell’area Schengen e sono pertanto stati eliminati i controlli alle frontiere terrestri. I controlli aeroportuali saranno invece eliminati dal marzo 2008. E’ possibile viaggiare con passaporto o carta di identità..
La Slovenia è un Paese ospitale che sorprende il suo visitatore per la ricchezza dei piatti tradizionali sloveni e per le specialità gastronomiche, provenienti dall’estero, ma a cui e stata aggiunta un po’ di personalità slovena.

Sui tavoli ricchi di prelibatezze i cibi vengono da sempre accompagnati da ottimi vini provenienti dalle tre regioni vinicole slovene. Tutto questo sfarzo per il palato si può trovare sulle 20 strade del vino, nelle numerose trattorie tradizionali; sono molte le specialità e i vini che fanno parte dell’offerta regolare degli alberghi e dei ristoranti e, naturalmente, degli agriturismo. In molte parti della Slovenia le specialità gastronomiche vengono presentate anche alle manifestazioni specializzate del settore.

Ogni regione slovena produce vari tipi di pane caratteristici della zona. Molti sono i piatti a base di farina, sono caratteristici soprattutto quelli fatti con il grano saraceno – un cereale che da una farina grigia. In tutto il Paese sono diffusi gli štruklji, conosciuti in oltre 70 varianti.

E’ famosa anche la prekmurska gibanica, riccamente ripiena. Non c’e regione slovena senza potica – dolce di pasta lievitata arrotolata, ripiena di noci, semi di papavero, uvetta, varie erbe, ricotta, miele o persino ciccioli. Nel litorale sorprendono gli originali piatti a base di pesce, ma anche le bontà a base di piante selvatiche di verdura e vari ortaggi (asparagi, carciofi, tartufi) e, naturalmente, il prosciutto crudo del Carso, stagionato alla bora.

Il piacere viene completato ovunque dai vini – da quelli d’uvaggio a quelli di varietà, di qualità o di qualità speciali, fino agli spumanti. Nel Paese con influssi marini, dovrete provare il Teran, il Moscato giallo, la Malvasia, la Ribolla. Nella regione vinicola del Posavje nella Slovenia centrale dovrete assaggiare lo Cviček – una specialità slovena che vanta un sapore fresco e un basso tasso d’alcool.

Le colline vinifere della regione del Podravje, nella parte orientale della Slovenia, viziano con ottimi vini di varietà, ad esempio il Riesling renano, il Traminer, il Sauvignon, lo Chardonnay, l’autoctona Ranina ed altri ottimi vini pregiati. Numerose sono le cantine vinicole con la loro offerta di degustazioni, mentre in alcuni migliori ristoranti e trattorie, gli esperti sommelier potranno aiutarvi a scegliere il vino.

Lubiana (Ljubljana)

Come muoversi

La città è piuttosto piccola e nel centro ci si sposta bene a piedi o in bicicletta.

Alcuni indirizzi utili per noleggiare biciclette:
1. Ljubljansko kolo / Ljubljana Bike
2. Kavarna Macek
Sono disponibili 150 biciclette a 100 talleri all’ora. L’orario per il noleggio è dalle 8 a.m. alle 10 p.m.

L’alternativa è l’autobus, il biglietto ha un costo fisso indipendentemente dalla lunghezza del tragitto che può essere comprato da tabaccai ed edicole o direttamente sul bus (di solito ad un prezzo leggermente più alto). Esiste la possibilità di fare un abbonamento mensile.

Distanze dalle città principali: Kranj (11 km), Bled (33 km), Celje (74 km), Novo Mesto (97 km), Celovec (62 km) e Beljak (77 km).

Taxi
Al centro di Lubiana potrebbe essere difficile trovare taxi a disposizione.

Cosa vedere

Gli abitanti di Lubiana, sono appena 256 mila, ma anche numerosi visitatori dicono che la città, sia fatta a misura d’uomo: pur essendo una città europea di media grandezza, conserva la cordialità di una piccola località, e ha tutto quello che hanno le grandi capitali.
Qui, dove si incontravano le culture occidentali e orientali, l’antico vive in armonia con il moderno. A Lubiana si sono conservate le tracce di tutte e cinque i millenni della sua storia, tra cui il lascito della romana Emona, il nucleo antico con il castello medievale, facciate rinascimentali e barocche, portali ornati e tetti curvati.

Il mosaico viene completato dai pittoreschi ponti sul fiume Ljubljanica e l’aspetto odierno di Lubiana è dovuto in parte al barocco italiano, in parte alla »Sezession«, più giovane di due secoli. Quest’ultima si nota nello stile di numerosi edifici costruiti dopo il grande terremoto del 1895. Alla sua città natia, nella prima metà dello scorso secolo diede una forte impronta personale l’architetto Jože Plečnik, famoso a livelli europei.

Lubiana è una città di cultura che ospita numerosi teatri, musei e gallerie d’arte e che vanta anche una delle società filarmoniche più antiche al mondo. Nella capitale slovena ogni anno si susseguono oltre 10.000 manifestazioni culturali, anche durante i 14 festival internazionali, con musicisti, attori e pittori di spicco, ma anche di alternativa e di avanguardia.
Ljubljana è un’incredibile combinazione di antico e moderno. Durante il giorno, non puoi non girovagare per la città vecchia lungo il fiume Ljubljanica o fare una puntata al mercato all’aperto.

Oltre ad essere il perfetto esempio di una combinazione di stili architettonici diversi, Ljubljana offre ai visitatori un’incredibile varietà di caffè. E dopo aver cenato in uno dei ristoranti di altissimo livello, non resta che scegliere se assistere ad uno dei tanti spettacoli culturali o scatenarsi tutta la notte in uno dei suoi night club. BTC City, il centro commerciale più grande di Ljubljana, offre ai visitatori ben 400 negozi, una mini fabbrica di birra, un cinema multisala, un centro sportivo e molto, molto altro ancora.

Il periodo consigliato per visitare Lubiana è il mese di settembre che rappresenta il periodo ideale per escursioni. Il periodo di alta stagione per gli sciatori è quello tra dicembre e marzo, mentre la primavera e l’estate sono i periodi più ricercati dai turisti.

Nei mesi più caldi numerosi caffè e trattorie si »allargano« all’aperto, sulle rive della Ljubljanica e nelle piazze del nucleo storico della città. Qui gli abitanti di Lubiana si danno appuntamento per il caffè mattutino, o dopo la visita quasi di rigore del mercato centrale il sabato, del mercatino dell’antiquariato la domenica oppure per fare due chiacchiere con gli amici la sera. La prima impressione che abitualmente ha un visitatore di Lubiana è che si tratti di una città molto giovane, alla quale danno il ritmo più di 50.000 studenti universitari.

SloveniaLubiana è, inoltre, una meta ambita di scienziati per la sua università con tanti istituti di fama internazionale, di artisti di fama mondiale per il vivace spirito creativo che ci regna, di uomini d’affari per numerosi incontri commerciali e fiere nonché di specialisti internazionali per i numerosi congressi e convegni.

In breve, Lubiana è una città dove la gente torna spesso e volentieri, sia per lavoro sia perché alla città si legano piacevoli ricordi della visita precedente.
La capitale slovena per la sua ottima posizione geografica è anche un eccellente punto di partenza per andare alla scoperta dei mille aspetti e delle innumerevoli bellezze della Slovenia.

L’Ente per il turismo di Lubiana tramite i suoi centri di informazioni turistiche è a disposizione di tutti per esaurienti informazioni sulle possibilità di alloggio, visite guidate, manifestazioni e offerta congressuale della città.
Mangiare
La cucina di Lubiana è un piacevole miscuglio di sapori sloveni e tradizione austro-ungarica. Usanza di tale paese è l’introduzione di un bicchierino di grappa ad ogni pasto, che può essere di mele, pere, mirtilli, prugne, ciliegie. La puoi provare nella sua essenza più pura, in qualche locale che ha mantenuto le caratteristiche tradizionali, o “contaminata” da stili più moderni.

La gamma dei piatti nazionali comprende molte bontà, legate alla solenne macellazione del maiale. Tra i piatti di tutti i giorni sono popolari quelli fatti con cavoli, fagioli e patate.
Ogni antipasto è servito a base di salumi e in particolare con il prosciutto, la pancetta affumicata, la salsiccia secca. Anche le zuppe sono molto apprezzate tra cui quella ai funghi, la zuppa d’orzo. I secondi piatti inoltre sono sempre accompagnati da insalate miste tra cui verza, rape, fagioli e carote.

Tali piatti sono specialmente a base di carne di manzo o vitello, ma in assoluto i migliori piatti sono quelli a base di maiale, agnello e capretto. Tra i piatti tradizionali ci sono : il capriolo servito con gnocchi di patate, il cinghiale arrosto. Inoltre lungo le coste si trova pesce fresco tra cui trote, gamberi e frutti di mare. Tra i dolci spicca la Potica, dolce di pasta lievitata arrotolata, ripiena di noci, semi di papavero, uvetta, varie erbe, ricotta, miele o persino ciccioli. Inoltre si trovano anche ottimi strudel e dolci ricotta.

La Card Turistica di Lubiana

Lubiana Card è stata pensata appositamente per chi vuole conoscere e vivere la città visitando le sue curiosità, conoscendo la sua gastronomia e facendo shopping.
Rende possibili:
• visite gratuite o a prezzi agevolati, di musei e gallerie d’arte,
• trasporti gratuiti urbani (LPP)
• prezzi agevolati per le visite guidate della città,
• sconti sui prezzi degli alloggi, nei punti di ristoro e bar,
• sconti sui taxi e autonoleggio,
• sconti sugli acquisti a Lubiana.
Scadenza: 3 giorni (72 ore)
Il prezzo: 12,52 EUR
Slovenia Info

Bled

A soli 35 km dall’aeroporto, è famosa per l’idilliaca isola che si erge al centro del lago facilmente raggiungibile in barca. Una affascinamene città medievale sorge ai piedi della fortezza che sovrasta la città dall’alto.
Bled è una piccola cittadina di 5600 abitanti che merita effettivamente tutta la fama turistica che ha. Il suo lago è una cartolina animata.

Dal Castello di Bled si ha una delle vedute panoramiche più emozionanti del lago e di una parte della regione della Gorenjska. Sul lago regna un isolotto di cui, in lontananza, si distingue l’alto campanile bianco della Chiesa di S. Maria, visitabile alla fine del giro del lago in “pletna”. Si potrebbero chiamare “le gondole di Bled”, le pletne sono tipiche imbarcazioni locali che trasportano fino a due dozzine di turisti, guidate dalle braccia esperte del “gondoliere”.

Il paesaggio che ti si apre davanti agli occhi è incantato, c’è il castello arroccato che da’ sul lago; in mezzo al lago circondato dalle montagne c’è una piccola isoletta verde che spunta dalla criura. In quella piccola isoletta uno si aspetta di trovare qualche villa storica invece sorge una piccola chiesetta con il campanile quasi come ringraziamento alla natura incantevole offerta!

Bled, immersa in una natura incontaminata, offre ai visitatori l’opportunità di praticare molte attività e sport all’aria aperta, sia per chi ama l’avventura che per i più tranquilli. Dalle bellissime passeggiate nella campagna e nei boschi circostanti al rafting lungo ripide mozzafiato, c’è scelta per tutti i gusti. La città è anche la sede di uno dei più spettacolari campi da golf di tutta Europa

C’è un modo del tutto singolare per arrivare a Bled, perla del mondo alpino sloveno, ed è quello di viaggiare su un treno d’epoca percorrendo una delle più affascinanti linee ferroviarie della Slovenia: la storica Ferrovia Transalpina inaugurata nel lontano 1906.

La Ferrovia fu costruita alla scopo di completare la rete ferroviaria che collegava Vienna e l’Europa Centrale alle regioni adriatiche dell’Impero Austro Ungarico e in particolare al porto di Trieste. Data la scarsità di mezzi allora disponibili, la sua realizzazione assomigliò ad una vera e propria impresa che implicò ardite opere di ingegneria come ad esempio il ponte di Salcano, la cui arcata in pietra di 85 metri è ancora oggi la più grande al mondo, e la galleria di Piedicolle, un traforo sotto le Alpi Giulie lungo oltre 6 Km.

Il treno storico è trainato da una locomotiva a vapore del Museo Ferroviario di Lubiana. Un viaggio nel tempo allietato da note di folklore. La carrozza bar risuona di musiche e danze a cui sono invitati a partecipare tutti i passeggeri; mentre, in un altro vagone, un simpatico signore “d’altri tempi” vestito di tutto punto timbra cartoline (acquistabili direttamente da lui) con uno speciale timbro anch’esso di vecchia data. Il tutto risulta molto divertente, se si ha la pazienza di sopportare l’odore di carbone che inevitabilmente aleggia nell’aria.

E’ possibile prendere il treno dall’Italia (stazione di Gorizia centrale) o, se si è già in Slovenia, alle stazioni di Nova Gorica e Most na Soči. Il viaggio si effettua solo in alcuni giorni ed è necessaria la prenotazione. Il prezzo del biglietto include il trasferimento in pullman a Bled, l’ingresso al Castello, il pranzo in ristorante panoramico con musiche e l’accompagnamento di una guida.

Partendo da Gorizia il prezzo per gli adulti è di 67 €, ragazzi 12-16 anni 37 €, bambini 6-11 anni 26 €, bambini 0-5 anni gratis (pranzo escluso). I biglietti sono acquistabili presso tutte le agenzie Slovenijaturist, le agenzie specializzate e le casse presso le stazioni ferroviarie delle Ferrovie Slovene. Le date previste per il mese di settembre sono: 4, 11 e 18.

E poi c’è il Carso il regno delle grotte e delle cavità ipogee. Tutti ricorderanno le Grotte di Postumia (Postoijna) molto estese e con un speciale trenino che offre emozioni e allegria. Formano un vastissimo labirinto sotterraneo: il luogo ideale per scoprire il fascino del mondo sommerso e per ammirare stalagmiti, stalattiti, ampie caverne e il famoso “pesce-uomo”, che deve il suo nome al colore della pelle somigliante a quella dell’uomo.
Da qui è possibile anche raggiungere la famosa Fortezza di Predjama costruita sui fianchi di una scogliera alta 123 metri.

Ma interessanti sono anche le Grotte di San Canziano, che conserva un canyon sotterraneo della lunghezza di quasi un chilometro e mezzo, e con una profondità di almeno 150 metri. Pochi lo sanno ma le grotte slovene sono svariate, addirittura migliaia, (seimila con un conteggio per difetto) e offrono ambienti esclusivi ricchi di flore e faune.
Sulla strada di Postumia è raccomandabile una sosta a Lipica, villaggio che vanta una lunga tradizione ippica, nella storia luogo d’origine dei cavalli Lipizzani e che conserva ad oggi ancora una marcata vocazione equestre, con una famosa scuola ippica, ma anche alberghi con, piscine, campi da golf e quanto di meglio per una vacanza rilassante e tonificante.

Il mare, il vento, il sale, i profumi del Mediterraneo, le palme, le rose e la flora sempreverde, il relax, il divertimento e la cordialita’ sono le parole che presentano nel modo migliore Portorož (Portorose), localita’ turistica di mare. L’intreccio di culture diverse, della musica, della natura, la prelibata offerta gastronomica e la bellezza di queste terre, ricche di storia, creano un ambiente, nel quale si possono dimenticare gli stress di ogni giorno e ritrovare la pace dello spirito.

Le lunghe e rilassanti passeggiate in riva al mare, lo jogging in spiaggia, il nuoto in mare o nelle piscine, i programmi di bellezza o per la salute presso le terme o le attivita’ sportive infondono ai visitatori nuove energie. Oggi Portorose e’ una destinazione ambita sia per il lavoro sia per le vacanze o per il divertimento.

Struggano è l’abitato che si estende lungo la costa slovena tra Isola e Pirano, sorto sulle sponde del torrente Roja, che scorre dai colli retrostanti, ed ai bordi delle saline e della peschiera. Questo comprensorio e’ stato proclamato nel 1990 riserva naturale e ricopre un’area di 160 ettari. Oltre ai quattro chilometri di costa, che rappresentano con le loro scogliere marnose una specificita’ in tutto l’Adriatico, vivono nella riserva numerose e caratteristiche specie animali e vegetali. Il settore della foce del torrente Roja fu trasformato gia’ nel medioevo in saline, oggi tutelate come patrimonio storico. Nelle immediate vicinanze si trova una laguna, detta Chiusa, un tempo peschiera.

L’erta salita lastricata in cubetti di porfido conduce al santuario della Madonna di Strugnano, sulle pendici occidentali del monte Ronco. La leggenda narra che nella notte tra il 14 e il 15 agosto del lontano 1512 la Madonna apparve a due guardie dei vigneti, pregandole di implorare le autorita’ cittadine di riparare la chiesa, che era in condizioni pericolanti. Negli anni successivi la chiesa fu ampliata e nel 1520 arricchita con la tela dell’Apparizione, di Francesco Valerio Marini. Col tempo la chiesa divenne il centro di pellegrinaggio piu’ importante di tutta l’Istria.

Sul mare, volta a Pirano, si erge la villa del famoso violinista piranese Giuseppe Tartini (1692 – 1770), che pero’ purtroppo non puo’ essere piu’ ammirata nella sua forma primordiale. La villa e’ circondata da un parco, vero modello della vegetazione mediterranea. Oggi la villa e’ adibita a scopi protocollari.

I visitatori di Strugnano possono passeggiare lungo ombrosi e riposanti sentieri, oppure raggiungere in breve tempo il centro mondano di Portorose, passando per la galleria illuminata, attraverso la quale passava il tracciato dell’antica ferrovia Parenzana, che collego’ per circa mezzo secolo Trieste e Parenzo. Dal villaggio turistico di Salinera si puo’ arrivare lungo la costa sino a Fiesso e sino a Pirano mentre, sempre seguendo la costa, dall’altra parte il sentiero conduce ad Isola. Dal santuario un sentiero conduce alla Croce, che sullo strapiombo e’ simbolo di buon auspicio per tutti i naviganti.

A Strugnano, oltre alle amenita’ descritte, si trovano tre alberghi, dotati di rinomati ristoranti, e numerose trattorie, in grado di soddisfare anche il palato sopraffino degli ospiti piu’ esigenti. Inoltre a disposizione dei visitatori si sono campi da tennis e di minigolf. Le piscine aperte, gli stabilimenti balneari che vantano la Bandiera blu e la rinomata casa ci dura e termale completano degnamente l’offerta turistica della localita’.

L’antica citta’ marinara di Pirano (Piran) si estende all’estremo margine dell’omonima penisola, che si restringe gradualmente tra il golfo di Strugnano e quello di Pirano. La penisola termina con punta Madonna, estrema propaggine nord occidentale dell’Istria.

L’etimologia del nome Pirano e’ controversa: alcuni studiosi propendono per la derivazione dal celtico bior-dun, che significa localita’ sul colle, mentre altri la fanno risalire al greco pyr – fuoco, in quanto nell’antichita’ venivano accesi sul promontorio dei fuochi per indicare la rotta ai naviganti che si dirigevano all’attigua colonia di Aegida, vicino all’odierna Capodistria.

Pirano è un’ antica città del litorale, posta sull’estremo capo occidentale dell’Istria slovena. I primi abitanti popolarono Pirano già a metà del 5. secolo. Nel 13. secolo la città è stata conquistata dalla Repubblica di Venezia, periodo al quale, risale anche l’inizio del rapido sviluppo di quest’antica città.

La cittadina e’ molto pittoresca: le mura con le torri le fanno da corona e, dalle pendici, i tetti rossi degradano, esposti a mezzogiorno, fino a punta Madonna, La citta’ vecchia e’ costituita da un complesso di costruzioni venete, nelle strette calli lastricate, fra scalinate e portici, nei campielli e nelle piazzette, le case barocche e gotiche sono numerose, con finestre ad archi acuti, e si inseriscono fra le basse case che furono dei pescatori e dei salinai.

Dall’alto di questa propaggine arenacea, dal fianco settentrionale spaccato, rigido e spoglio per l’impeto della bora, irrobustito alla base da una muratura poderosa e da arcate sostenute da piloni appoggiati alla pendice, spicca e signoreggia il Duomo di Pirano, il cui campanile, come Sloveniaun faro, si vede in tutto l’arco del golfo di Trieste.

Oggi la citta’ e’ il centro amministrativo del comune e, assieme alla vicina Portorose, importante localita’ di villeggiatura marittima, con numerose istituzioni culturali, case di riposo, alberghi e ristoranti, nonche’ sede di importanti manifestazioni cultrali.
Durante l’intero arco dell’anno si svolgono su diverse piazze numerose manifestazioni musicali, culturali e teatrali.

Gli eventi, fra i quali, le serate musicali piranesi, l’Ex tempore internazionale di pittura, il Festival estivo del litorale (Primorski poletni festival) e le esposizioni dei presepi costruiti nel periodo prenatalizio nelle chiese piranesi, danno alla città un fascino particolare.
Le strette calli lastricate in pietra, gli edifici storico-culturali ed ecclesiastici, i palazzi, le piazzette animate, i numerosi musei e le gallerie, le mura, l’acquario e gli ristoranti rinnomati, tutto questo e molto altro nasconde in sé questa perla del mediterraneo.

Isola durante il medioevo fu controllata dalla Repubblica di Venezia.
La sua base economica venne gravemente danneggiata quando Trieste divenne il principale porto della regione e la peste la colpì nel XVI secolo.
Durante l’occupazione francese all’inizio del XIX secolo, le mura cittadine vennero abbattute e usate per colmare il canale che separava l’isola dalla terraferma.

Isola possiede una popolazione eterogenea; gli italiani sono 826, il 5,7% della popolazione totale e sono riuniti nella locale Comunità degli Italiani.
La barca Solinarka vi porterà nelle Saline di Sicciole, dove potrete ammirare i campi per la coltivazione del sale ed il museo dell’arte dei salinai nel quale custodiscono interessanti oggetti e foto, che illustrano la vita ed il lavoro dei salinai nel corso dei secoli e sino ai giorni nostri.

Hrastovlje e’ un piccolo villaggio carsico, che fece parte gia del territorio controllato da Capodistria dalla fine del medioevo al 1797, ai confini con l’Impero asburgico. Su una altura alle spalle dell’abitato si impone alla vista un tipico esempio di tabor, un quadrilatero recinto in cui si rifugiavano gli abitanti nei momenti di pericolo, risalente al sec. XVI; al suo interno si trova la romanica chiesa della Santa Trinità. Video

Varcata la soglia, ci si trova avvolti da una magica atmosfera e dai brillanti colori dei suoi affreschi, opera del pittore istriano Janez iz Kastva (Giovanni da Castua) e risalenti alla fine del Quattrocento. Tra i vari soggetti ritratti sulle navate, sui soffitti e nell’abside, a costituire una vera e propria “bibbia dei poveri”, spicca la famosa Danza Macabra: lungo il lato destro della chiesa, un affresco ritrae la Morte che conduce in una danza l’imperatore, il papa, un vescovo, un borghese, un mendicante, e perfino un neonato costretto a alzarsi dalla culla, per ricordare che tutti siamo costretti a sottostare al suo volere.

Un po’ di storia

Nel 1949 lo scultore Joze Pohlen venne incaricato di eseguire alcuni interventi sulla chiesa e quasi per caso trovò sotto un alto strato di calce alcune tracce di affreschi. Da allora l’Istituto per la tutela dei monumenti di Lubiana avviò la lenta e faticosa opera di pulizia che fece riemergere un ampio ciclo di affreschi presenti su tutte le pareti della chiesa. L’opera pittorica raffigura: nell’abside la Trinità, nelle absidiole minori gli Apostoli, i re Magi e i Santi Protettori dalla peste Sebastiano, Rocco e Fabiano, sulla volta della navata centrale la Creazione, sui capitelli figure di Santi e nella volte delle navate laterali i dodici mesi; la parete meridionale è decorata con le scene della Passione nella fascia superiore e con la danza macabra in quella inferiore.

Accurati studi e ricerche appurarono che l’intero ciclo di affreschi è stato realizzato tutto da Giovanni da Castua, località vicina a Fiume: Giovanni, figlio di un pittore che aveva operato a lungo in Istria e probabilmente disponeva di una bottega con allievi, crebbe in questo ambiente artistico e, su invito del parroco di Cristoglie, affrescò la chiesa portando a termine l’opera nel 1490, come si legge nella parete nord in una iscrizione in latino, in glagolitico e in tedesco con grafia gotica.

Sono stati eseguiti lavori di restauro anche nel bellissimo edificio romanico, a tre navate e con tre absidi, che fu costruito con buon materiale, impiegando blocchi di pietra ben lavorata, usando particolare attenzione anche agli effetti cromatici, inserendo i blocchi più scuri tra quelli chiari. La stessa cura costruttiva venne riservata al campanile addossato sulla parete sinistra della chiesa, che presenta belle aperture arcuate nella cella campanaria. Gli interventi di recupero sono stati estesi anche alla chiesa romanica, una delle poche rimaste integre, con due torri cilindriche in due spigoli opposti, aperte verso l’interno, probabilmente abbassate, e con un’unica porta di accesso.
Video: Hrastovlje (360°)

Slovenia Info
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Itinerario di Viaggio

5 giorni in Slovenia (possibile itinerario alla scoperta delle citta’ slovene)
Arriviamo in auto da Venezia – Trieste con destinazione la capitale slovena Lubiana e ne approfittiamo per fare una sosta e visitare le Grotte di Postumia.
Non abbiamo visto le Grotte di San Canziano perciò non possiamo paragonarle a queste, ma quelle di Postumia sono senz’altro impressionanti e maestose. Il biglietto è di 3.490 SIT (1.990 per i ragazzi dai 6 ai 12 anni) ossia ca. 14,50 € a persona; più 500 SIT di parcheggio.

Gli ingressi alle grotte sono scanditi ogni ora esatta e la visita dura 1h e 20’ circa. Si percorrono 2 km ca. su un trenino; il viaggio finisce sotto il Gran Monte o Calvario, una montagna sotterranea alta 45 metri, lì i visitatori si riuniscono in gruppi per lingue, quello degli italiani è numeroso anche perché si uniscono a noi i visitatori ispanoparlanti, non essendoci una guida in spagnolo.

Dopo il tragitto di 1 km e ½ a piedi attraverso grotte spettacolari sapientemente illuminate, si risale sul trenino e si percorrono altri 2 km. verso l’uscita.
Qualche dritta: munirsi di giubbotto specie se si visitano le grotte d’estate (affittano anche mantelli in loden per 3€) perché la temperatura è di 8°C. Abbassate la testa e non fate stare in piedi i bambini quando siete sul trenino perché in certi punti la volta è proprio bassa!

Purtroppo non abbiamo visitato il famoso castello di Predjama, costruito in mezzo ad una parete rocciosa alta 123 metri, a breve distanza dalle grotte di Postumia. Lo vedremo quando torneremo in Slovenia!

Lubiana

La città, un pò come tutte, presenta una periferia alquanto grigia con un mega centro commerciale che ha ospitato la nostra macchina per tutta la giornata.
Proseguendo verso il centro il panorama cambia completamente.
Decidiamo di seguire il percorso del fiume all’inizio e così arriviamo all’Università e all’Accademia nazionale di musica. Due strutture abbastanza caratteristiche con tipici tetti a punta decorati da ghirigori vari.

La zona piu’ viva però è quella nei pressi dell’ufficio del turismo, in Via Stritarjeva, dove ci armiamo di cartina della città e decidiamo di visitare il castello che regna sovrano sulla città con una bella bandiera slovena al vento.
Al centro di Lubiana, in piazza Presernov, parte un simpatico trenino bianco che per soli 4 euro ti porta fino al castello girando per la città, parte ogni ora e il tragitto dura 15 minuti.
I reperti archeologici testimoniano che il Castello è stato abitato fino al XII sec. a.C.

Ai piani superiori di una delle due ale del castello si trovano oggi due sale nuziali. Il pian terreno è adibito a sala di ricevimento e a un caffè, ora un punto di ritrovo dei lubianesi. La parte più bella è la torre del belvedere da cui si può vedere la città a 180°.
Da visitare la bella Cattedrale di S. Nicola del 1700 che contiene tanti affreschi interessanti e ovviamente sul fianco della Cattedrale, il Portale dei Giganti in pietra.

Su Kongesni trg sono degni di nota l’Accademia dei Filarmonici e la Chiesa delle Orsoline. Da non perdere una passeggiata sul lungofiume che il sabato mattina si movimenta per le numerose bancarelle di artigiani, interessanti per l’acquisto di souvenir o anche soltanto per curiosare.
Da attraversare il Ponte dei calzolai, il Triplice ponte con tre campate divergenti, una centrale riservata ai veicoli e le due laterali ai pedoni.

In centro ci accorgiamo che c’è una zona in cui piove sempre ed è segnalata anche da alcuni cartelli…ma come è possibile? Un geniale impianto di irrigazione cittadino è disposto sopra le nostre teste e così veniamo bagnati allegramente e sconfiggiamo il caldo estivo.

Gli ultimi momenti a Lubiana li passiamo percorrendo le strade dello shopping e dei souvenirs. La città ci è piaciuta molto, il fiume e i suoi barconi, i fiori e i salici piangenti la rendono una città fotografabile sotto ogni aspetto e nascondono il grigiore della periferia.

Capodistria (in sloveno Koper)

Arriviamo a Capodistria, a circa venti chilomentri dal confine triestino di Muggia. La città si presenta subito molto vivace e ricca di turisti, soprattutto famiglie. In quest’area della Slovenia tutti parlano correttamente l’italiano e notiamo con piacere che sono davvero molto cordiali. Prendiamo alloggio presso l’hotel Vodisek, Kolodvorska 2. Qui a Koper intendiamo “fare una base di appoggio” per i successivi giorni di soggiorno sloveno.

Ci dirigiamo a fare un giro della cittadina. La prima cosa che andiamo a vedere e’ la piazza principale, ci si arriva facilmente attraverso le comodissime viuzze che portano direttamente al centro-città. lì vediamo il bellissimo Palazzo Pretorio e entriamo, sempre nella stessa piazza, nella Cattedrale di San Nazario, in stile veneziano con alto campanile (visitabile), una chiesa davvero molto bella che rappresenta appieno lo splendore di questa città che è un gioiello di architettura veneta.

scendendo verso il mare ci ritroviamo davanti un forno e siamo subito attratti da un invitantissimo Burek… Anche il Malvasia, vino bianco locale che viene offerto in degustazione si fa apprezzare per il suo sapore. Le calli sono tortuose e scoscese e conducono tutte verso il mare dove c’è un grande porticciolo turistico che serve soprattutto utenza italiana con una passeggiata sul mare di circa dieci chilometri. Il mare è bellissimo ma scarsamente praticabile.

Cibi deliziosi da altissima cucina in una trattoria all’apparenza banalissima nascosta in mezzo a case di paese .
Il proprietario del locale non è solo un cuoco, è una persona colta in arte culinaria e quando vi elenca il menu (non scritto, ma recitato) già dalla descrizione cominciate a gustare i cibi.
Tutto molto raffinato, ma semplice e a costo contenuto. Deliziosi i panini a forma di porcospino che ti fanno assaggiare caldi appena ci si e’ accomodati.
A Capodistria, e’ possibile visitare la cantina dei vini e degustare diversi tipi di vini.
Il giorno successivo facciamo una capatina verso l’interno a vedere il villaggio di Hrastovlje.

Hrastovlje (in italiano Cristoglie)

E’ un piccolo villaggio carsico, che fece parte gia del territorio controllato da Capodistria dalla fine del medioevo al 1797, ai confini con l’Impero asburgico. Su una altura alle spalle dell’abitato si impone alla vista un tipico esempio di tabor, un quadrilatero recinto in cui si rifugiavano gli abitanti nei momenti di pericolo, risalente al sec. XVI; al suo interno si trova la romanica chiesa della Santa Trinità. E’ una piccola chiesa a tre navate del XII sec e successivamente fortificata (1581) contro l’avanzata ottomana. Le mura la rendono decisamente unica nel suo genere.

Essendo sempre chiusa, per entrare bisogna farsi aprire dalla custode (persona molto gentile) e poggiare un obolo di 400sit o 2 euro. Ne vale la pena, perchè l’interno è decisamente stupefacente
La chiesetta è completamente affrescata. Quindi oltre al dipinto la “Danza della Morte” contiene numerosi altri affreschi che illustrano episodi della Bibbia e dei Vangeli; è una sorta di Bibbia illustrata ad uso dei fedeli. Questo ciclo di affreschi è stato scoperto solo nel 1950 e successivamente sottoposto a restauro.

L’autore è Giovanni da Castua che li dipinse nel 1490. Rispetto alla altre Danze della Morte questa ha alcune particolarità: ha un andamento da destra a sinistra e gli scheletri anziché ballare sembra che sfilino in direzione di un altro scheletro seduto in cattedra che tiene aperto il coperchio di una tomba nella quale sono destinati ad entrare tutti gli 11 personaggi ritratti: il papa, il re, la regina, il cardinale, il vescovo, il monaco, il borghese, l’usuraio, il giovane, lo storpio ed infine un bambino. Gli altri affreschi rappresentano le stagioni con le diverse attività legate a ciascuna: a luglio la mietitura del frumento, a settembre la vendemmia, a novembre la macellazione del maiale, ecc…

Video: http://dailymotion.alice.it/

Al termine della visita si puo’ approfittare dei locali della zona per una sosta “gustosa” dove scoprire il sapore del tipico prosciutto del Carso e dell’ottima carne alla griglia accompagnati da un bicchiere di Kraski Teran (Terrano del Carso) locale.

Ritorniamo su Koper per completare la giornata e pernottare rimandando al giorno successivo la visita degli altri luoghi che costeggiamo il mare.

Izola, Piran, Strugnano, Portoroze

Proseguendo sulla litoranea istriana arriviamo a Izola (Izola), città di origine medioevale, dove si puo’ godere della vista del pittoresco mandracchio, ovvero il vecchio porto.
Nel centro medievale merita attenzione il tessuto urbano, rimasto pressoché integro dal tempo della costruzione delle mura, che ne hanno determinato lo sviluppo. Da vedere è il Palazzo Besenghi degli Ughi, un bell’esemplare di architettura del tardo barocco, costruito nel 1781 e restaurato di recente, il Duomo di S. Mauro costruito nel 1547 sul luogo di una struttura romanica e il gotico-veneziano Palazzo Manzioli eretto nel 1470.

Le saline. Le piu importanti si trovavano nella zona di Pirano di cui oggi rimangono soltanto quelle minuscole di Strugnano e quelle molto più ampie di Sicciole – ca. 850 ha – alla foce del fiume Dragogna. I primi dati sulle saline, di cui ignoriamo l’epoca dell’impianto, compaiono nello statuto di Pirano della seconda meta del XIII secolo. Si possono ammirare passando sulla strada in direzione di Portorose.

L’antica Piran (Pirano) è famosa per la sua architettura veneziana. Bel porticciolo sulle coste slovene, buon pesce e poco caro. Ideale per un fine settimana…

Per conoscere dettagliatamente la storia della città è consigliabile visitare l’archivio cittadino, uno dei più ricchi della Slovenia, che possiede la preziosa raccolta di documenti provenienti dal 12. secolo in poi. Nelle immediate vicinanze c’è poi anche il museo civico, che vanta una collezione di preziosi oggetti archeologici, etnologici, storici e numerose opere d’arte. Non bisogna però dimenticare, che può essere interessante visitare anche l’acquario, il teatro Tartini e numerose gallerie.

Portorož (Portorose) è una vivacissima cittadina di mare a vocazione prettamente turistica ricca di alberghi e col suo famoso porticciolo turistico.È ben attrezzata nelle spiaggie e ancor di più nei lussuosi centri estetici e termali, dotati di piscine riscaldate e personale altamente specializzato.

E’ famosa anche per i suoi bistrot e ristoranti lungo la spiaggia, per gli animatissimi caffé, per le discoteche, il casinò e le numerose attrezzature per gli sport acquatici.
Chi volesse qualcosa di veramente speciale, non deve perdere la possibilità di fare una gita panoramica in aereo, partendo dall’aeroporto di Portorose.
Insomma un viaggio molto interessante. Consapevoli delle numerose bellezze ammirate ma anche delle tante altre non viste ci apprestiamo a rimetterci sulla strada del ritorno.

Libri e Guide:

Slovenia 5: Steve Fallon collana: Guide EDT/Lonely Planet isbn: 978-88-6040-149-6

pagine: 384 edizione: quinta data pubblicazione: ottobre 2007 prezzo: € 22.00

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Slovenia Info
informa giovani – Lubiana
Laterooms
Guida Viaggi Yahoo
Il turista

Scheda:

Capitale: LUBIANA
Popolazione: 2.001.114
Superficie: 20.273 Km²
Fuso orario: stessa ora rispetto all’Italia
Religione: cattolica (intorno al 70,2%); luterana, 1%; musulmana1%, altre 27,2%.
Moneta: euro
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 00386
Telefonia: è attiva la rete cellulare in tutto il territorio

Tensione Elettrica 230 V Prese tipo C, F
Tipo C(1)Tipo F(1)

Link utili:

Viaggiare
http://www.sea-aeroportimilano.it
http://www.lastminute-xpress.net/voli/
http://www.autostrade.it/

Clima
http://media2.meteo.it/europa/index.html
http://it.weather.yahoo.com/SPXX/SPXX0050/index_c.html

Alloggiare
http://www.raccontidiviaggi.info/Directory/Alberghi/
www.expedia.it/default.aspx
http://www.booking.com/destination/country/si.html?sid=6f541c2edab716cc20730eaa2e6eee56
http://www.hoteltravel.com/it/slovenia/guides.htm http://www.raccontidiviaggi.info/Directory/Alberghi/
http://www.rent.com
www.BookingPage.com
http://www.portoroz.si/IT/default.asp?id=921

Alcuni indirizzi di ostelli ed alberghi a Lubiana, segnalati dall’università sono:
1. Hotel CELICA Metelkova 8, 1000 Lubiana info@souhostel.com
2. Hotel PARK Tabor 9, 1000 hotel.park@siol.net
3. Youth Hostel Lubiana BIT Center Litijska 57 hotel@bit-center.net

Servizi Sanitari

Il livello dell’assistenza sanitaria in Slovenia corrisponde agli standard europei.
Le farmacie sono aperte dalle 7 alle 20; sabato pomeriggio, festivi e di notte, per casi urgenti, sono aperte le farmacie di turno.
Ogni visitatore straniero ha diritto all’assistenza medica. La Slovenia ha stipulato contratti sull’assistenza medica urgente gratuita con i seguenti Stati: Italia, Austria, Croazia, Belgio, Germania, Ungheria, Lussemburgo, Romania, Olanda.

NUMERO UNICO DI EMERGENZA 112

Si segnala che è possibile contattare gratuitamente i servizi di Pronto Intervento in qualunque Paese dell’Unione Europea, componendo il numero 112 da qualsiasi telefono fisso o mobile.

Il numero 112 è disponibile 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Il servizio, gestito dalle Autorità locali, è offerto nella/e lingua/e ufficiale/i del Paese e spesso anche in una lingua veicolare.
Polizia: 113
Ambulanza: 112 Vigili del fuoco: 112

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by Stilton (Raccontidiviaggi.info)