BertioloIl paese di Bertiolo appartiene alla provincia di Udine e dista 23 chilometri dal capoluogo, conta 2.540 abitanti (Bertiolesi) e ha una superficie di 26 chilometri quadrati per una densità abitativa di 97 abitanti per chilometro quadrato.

Storia

L’origine dei nome “Bertiolo” è alquanto discussa e ne vengono tramandate tre diverse versioni: la prima è sostenuta da don Biagio Morelli, il quale affermava che Bertiolo fosse di origine romana e quindi faceva risalire l’origine etimologica del nome a PRATUM JULII, cioè “prato di Giulio Cesare”; la radice – BRAT – d’altra parte si può ricollegare alle presenze slave che in queste zone sono sempre state molto marcate; essa è sino-nimo di fratellanza e di amicizia.
L’ultima ipotesi è di origine popolare e si rifà a un nome di persona Bertus, che avrebbe dimorato in una località palustre chiamata “olis” dal latino “oleo”, cioè profumare.

Nei più antichi documenti conservati ci sono diverse varianti del toponimo; Bratiul, Bratiol, Bretiul e oggi Bertiolo.
I primi dati storici risalgono al periodo di Cesare: si ritiene che nelle grandi praterie a cavallo della Stradalta, l’antica via Postumia che collegava Roma con l’Illirico, esistessero accampamenti stabili delle legioni romane; ne sono prova i diversi segni di romanità ritrovati durante la realizzazione di alcuni scavi per lavori agricoli; inoltre è rimasto ancora l’uso nella lingua friulana di chiamare “TAVIELE” i fondi più vicini all’abitato (le antiche “TABELLAE” romane, cioè i terreni che Roma distribuiva ai legionari affinché vi si stanziassero difendendo i valichi montani e le vie consolari). La presenza della civiltà romana si può cogliere in tutto il Friuli sia nel costume che nella parlata.

La vita e la storia di Bertiolo è legata alla sua vicinanza alla Stradalta, la quale mutò il suo nome in “Strata Ungarorum” per il frequente passaggio degli Ungari. A causa delle violente scorribande di questa popolazione, gli abitanti della Bassa Friulana chiesero ai Patriarchi di Aquileia protezione ed aiuto, determinando la nascita di un principato al tempo stesso civile e religioso, che durò fino al 1420.

Chiesa2Proprio in questo periodo si svilupparono quei sistemi di difesa rudimentali chiamati CORTINE. Bertiolo ebbe due cortine: una interna che si riduceva alla chiesa e al camposanto, posti in terreno rialzato e circondato da mura; la seconda, esterna, era costituita da un fossato più o meno profondo che circondava strettamente l’abitato.

I Turchi nel loro avanzare distrussero circa 130 ville del medio e basso Friuli, ma presso la nostra cortina esterna ebbero la peggio, come dimostra la scoperta di una necropoli turca di discrete dimensioni. Durante l’assedio dì Vienna del 1683 Bertiolo divenne un accampamento turco con annesso cimitero.

Alla caduta della Repubblica Veneta il Friuli passò sotto il dominio dell’Austria che fu ricevuto come una liberazione (1813).
Ma già nel 1817, il nuovo dominio si era reso insopportabile. Pare che il primo grido dì riscossa partì da Bertiolo, da parte di un certo Mantoani che fece circolare una poesia nella quale invitava gli Asburgo a riprendere la via verso le Alpi.

LUOGHI

la zona delle risorgive è caratteriz-zata dalla presenza di un numero di biotipi differenti che ospitano una flora eccezzionale per qualità e numero di specie. I periodi con-sigliati per la visita vanno dalla primavera all’autunno per la suc-cessione delle nume-rose fioriture.

Flora: E’ possibile distinguere: le paludi profonde (fontanai, olle) dominate da falasco; le torbiere basse alcaline con la presenza di specie come la brassica palustre, la centaurea friulana, l’ameria palustre; i relitti glaciali rappresentati da specie carnivore come la drosera e la pignucola. I prati umidi ospitano la molina, il tarassacco di palude, ben quattro speci di genziane, il gladiolo ed i giaggioli.

Fauna: mentre la lontra è da considerarsi estinta, l’avifauna e ben rappresentata dalle specie nidificanti come la gallinella, il germano reale, l’alzavola, la pavoncella e nei luoghi idonei, l’albanella minore. Tra i rettili si segnala la presenza della lucertola vivipara considerata un rettile glaciale.

Chiesa della Santissima trinità: L’edificio presenta aula rettangolare con abside e una bifora campanaria posta sul colmo della semplice facciata. Una cornice di gronda con motivo ad archetti dentati in cotto circonda il tetto.

FESTA DEL VINO

Festa del vinoL’evento si svolge annualmente nel mese di marzo a cavallo della ricorrenza religiosa di San Giuseppe. Nata nel 1950 si é sviluppata apportando opportuni adeguamenti allo stile ed alle esigenze del pubblico. Caratteristica peculiare fin dalla nascita è stata, e lo è ancora oggi, l’allestimento dei tipici chioschi per la mescita del vino e dei prodotti agro-alimentari locali lungo le vie del paese.

Nel 1984, nasceva la Mostra concorso vini DOC, denominata “Bertiûl tal Friûl”, alla quale inizialmente partecipavano solamente i vini appartenenti al Consorzio per la tutela vini DOC Friuli GRAVE. E’ stato subito evidente quanto questa scelta fosse troppo limitativa, dalle stesse aziende perveniva un sollecito di ampliamento, così, nel tempo, la Mostra è stata estesa ad un numero sempre maggiore di consorzi ed aziende vitivinicole. Attualmente le aziende che vi partecipano fanno parte dei consorzi per la tutela dei vini DOC Friuli ANNIA, AQUILEIA, GRAVE, ISONZO, LATISANA, ricoprendo gran parte del territorio regionale.

Tradizionalmente nella serata d’inaugurazione viene consegnato il Premio: “Vini DOC per un friulano DOC”. Detto premio, assegnato da un speciale Commissione incaricata, guidata dal Presidente Piero Pittaro, è attribuito alla persona che si è distinta tra le altre, per il contributo alla conoscenza del vino e della cultura friulana e per un particolare attaccamento alla nostra terra.
La Pro Loco, nonostante sia una associazione di volontariato, è orgogliosa di organizzare un appuntamento importante come la “Festa del Vino” che richiama migliaia di persone dal Friuli, delle regioni confinanti e dai vicini paesi esteri.

 

SAPORI PRO LOCO

Festa del vino2Gli ottimi sapori della nostra Regione, più di 100 tipi di pietanze – dal frico alle frittate, dal formaggio salato al cinghiale allo spiedo, dal cjalcions alla gubana, ai biscotti di mais, sono presentati dalle numerose Pro Loco della Regione che propongono con i loro piatti tipici anche le loro qualificative attività annuali, tra le suggestive esedre della Piazza Tonda di Villa Manin: due fine settimana arricchiti da spettacoli collaterali di notevole spessore culturale e artistico.

La  Pro Loco è presente con i vini dell’enoteca di Bertiolo e con il suo piatto tipico “DELIZIA DELLE RISORGIVE”

 

Altre Iniziative

Bertiolo non è solo “festa del vino”; infatti ci sono anche altre attività quali la mostra ornitologica e canina nel mese di agosto, la festa delle rose di Sterpo, il Carnevale, i vari falò epifanici e la festa degli anziani, un pomeriggio di varietà con gli anziani del paese.

I testi qui riportati sono per gentile concessione della Pro Loco Bertiolo – UD Tel./Fax.+39 0432 914014  e_mail: info@bertiolo.com

Altre informazioni sono state tratte da http://www.comune.bertiolo.ud.it/