Nuovo appuntamento con i video del gruppo facebook CAMPANE, UNA PASSIONE FRIULANA!!!

Il video di oggi è “Campane di Prosecco, Trieste” ecco alcune considerazioni sulla chiesa e sulla cittadine;

Il termine Prosecco significa bosco tagliato, dalle aree disboscate per la coltivazione della vite]; il quartiere infatti è celebre per aver dato il nome ad uno dei vini più famosi al mondo, il prosecco.

 

La chiesa parrocchiale

All’imbocco del quartiere, provenendo da Trieste in località Contovello, si gode di un ampio panorama sulla città. A Prosecco inizia la strada Vicentina, detta anche Napoleonica, che si collega all’Obelisco di Opicina, fermata del tram omonimo. Anche questo percorso ciclopedonale offre un panorama su golfo e città, luogo privilegiato per assistere alla regata velica della Barcolana.

Subito dopo il quartiere, prima dell’imbocco della Napoleonica, una strada permette di raggiungere il santuario mariano di Monte Grisa, che domina l’altopiano.
La chiesa del paese, racchiusa tra le case dell’abitato, è del 1637 ed è dedicata a san Martino.

La parte vecchia della località è abitata prevalentemente dalla comunità linguistica slovena (prima dell’annessione all’Italia, più del 92% della popolazione era di madrelingua slovena),[4] mentre la parte moderna, nota con il nome di Borgo San Nazario, costruita negli anni cinquanta e sessanta, è abitata da 766 residenti, in gran parte da esuli istriani e da loro discendenti, provenienti perlopiù da Capodistria e dintorni.

l termine Prosecco significa bosco tagliato, dalle aree disboscate per la coltivazione della vite[2]; il quartiere infatti è celebre per aver dato il nome ad uno dei vini più famosi al mondo, il prosecco.

La chiesa parrocchiale

All’imbocco del quartiere, provenendo da Trieste in località Contovello, si gode di un ampio panorama sulla città. A Prosecco inizia la strada Vicentina, detta anche Napoleonica, che si collega all’Obelisco di Opicina, fermata del tram omonimo. Anche questo percorso ciclopedonale offre un panorama su golfo e città, luogo privilegiato per assistere alla regata velica della Barcolana.

Subito dopo il quartiere, prima dell’imbocco della Napoleonica, una strada permette di raggiungere il santuario mariano di Monte Grisa, che domina l’altopiano.
La chiesa del paese, racchiusa tra le case dell’abitato, è del 1637 ed è dedicata a san Martino.

La parte vecchia della località è abitata prevalentemente dalla comunità linguistica slovena (prima dell’annessione all’Italia, più del 92% della popolazione era di madrelingua slovena),[4] mentre la parte moderna, nota con il nome di Borgo San Nazario, costruita negli anni cinquanta e sessanta, è abitata da 766 residenti, in gran parte da esuli istriani e da loro discendenti, provenienti perlopiù da Capodistria e dintorni.

 

Concerto di 3 campane in Re3 a slancio friulano. La campana maggiore è stata fusa da Francesco Broili (Udine) nel 1921, le due campane minori sono del 1953, opera di Giovanni Battista De Poli (Udine)

Velika zvona: Francesco Broili (Udine), 1921, D Mediji zvona: Giovanni Battista De Poli (Udine), 1953, E Majhno zvona: Giovanni Battista De Poli (Udine), 1953, Fis Considerato il nome del paese voglio dedicare questo video a tutti gli amanti del “prosechin” (rigorosamente di Valdobbiadene) 🙂

Ultimo aggiornamento articolo Mag 8, 2019 @ 18:24