Continua la pubblicazione relativa ai video realizzati a Sala al Barro negli anni ’70.

Questo è un video, di pessima qualità, ma che rappresenta una tappa fondamentale per la nostra comunità, in quanto è la visita pastorale del Cardinal Giovanni Colombo a Sala, infatti per questa visita  c’era stata una notevole trepidazione all’evento, poi Don Adriano era particolarlemente legato a questo Arcivescovo.

Qui purtroppo le immagini non dicono molto, vi lascio qualche informazione (qui sotto) relativa all’Arcivescovo Colombo, per le persone che non l’hanno conosciuto.

Buoa visione

 

 

Nasce a Caronno Pertusella, in provincia di Varese ed arcidiocesi di Milano, il 6 dicembre 1902, da Enrico Colombo, capufficio in una fabbrica, e da Luigia Millefanti, magliaia e ricamatrice. Viene battezzato l’8 dicembre nella chiesa di santa Margherita.

Formazione e ministero sacerdotale
In giovane età entra nel seminario ginnasiale di San Pietro Martire a Seveso; passa poi al seminario liceale di Monza, per proseguire gli studi di teologia nella sede del seminario di Corso Venezia a Milano, che risaliva ai tempi di Carlo Borromeo (XVI secolo).

Il 26 maggio 1923 riceve la tonsura, il 22 dicembre 1923 i primi ordini minori ed il 19 marzo 1924 i secondi ordini minori. Il 28 giugno 1925 è ordinato suddiacono, il 1º novembre 1925 diacono ed il 29 maggio 1926 presbitero, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Eugenio Tosi.

Si licenzia in teologia nel 1926, subito dopo l’ordinazione sacerdotale, e si laurea in lettere nel 1932 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster lo nomina rettore del liceo classico del seminario nella nuova sede di Venegono Inferiore, nel 1939, e rettore maggiore dei seminari milanesi nel 1953.

Ministero episcopale e cardinalato

Il 25 ottobre 1960 papa Giovanni XXIII lo nomina vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Filippopoli di Arabia; riceve l’ordinazione episcopale il 7 dicembre successivo, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano, dal cardinale Giovanni Battista Montini (poi papa Paolo VI), coconsacranti l’arcivescovo Anacleto Cazzaniga ed il vescovo Giuseppe Schiavini (poi arcivescovo).

Fa parte della commissione preparatoria del Concilio Vaticano II per i seminari e le università degli studi. È padre conciliare, prima come vescovo ausiliare e poi come arcivescovo.

Il 10 agosto 1963 papa Paolo VI (eletto papa il 21 giugno dello stesso anno) lo nomina arcivescovo metropolita di Milano; diventa suo successore sulla cattedra dei santi Ambrogio e Carlo. Il 20 ottobre successivo prende possesso dell’arcidiocesi, nella cattedrale di Milano.

Il 22 febbraio 1965 lo stesso pontefice lo crea cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti.

Terminato il Concilio Vaticano II, al fine di applicarlo indice il 46º sinodo diocesano, che si protrae dal 1966 al 1972. L’arcidiocesi di Milano si può dire ancora oggi caratterizzata dalle decisioni di quel sinodo: conservare, pur riformandolo, il rito ambrosiano; riorganizzare l’arcidiocesi in zone pastorali e in decanati sopprimendo la tradizione secolare delle pievi milanesi; istituire il consiglio presbiterale diocesano e il consiglio pastorale diocesano; proporre all’inizio dell’anno pastorale un programma comune a tutta l’arcidiocesi: di qui le lettere pastorali promulgate ogni anno l’8 settembre, festa della Natività di Maria, cui è dedicato il duomo di Milano. Sono entrati nella tradizione anche i suoi discorsi alla città, tenuti la vigilia della solennità di Sant’Ambrogio nell’omonima basilica. Durante il suo episcopato consacra 157 nuove chiese.

Partecipa al conclave dell’agosto 1978 per l’elezione di Giovanni Paolo I e, dopo poco tempo, a quello di ottobre per l’elezione di Giovanni Paolo II. In quest’ultimo conclave è più volte indicato tra i favoriti all’elezione.

Colpito da un ictus nel maggio 1979, il 29 dicembre successivo papa Giovanni Paolo II accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età; gli succede Carlo Maria Martini.

Muore a Milano il 20 maggio 1992, nel seminario di Corso Venezia che aveva fatto ristrutturare e che aveva preso come propria residenza da pensionato. La salma del cardinale viene successivamente deposta in una tomba nella navata destra del duomo di Milano, proprio di fronte all’altare contenente le spoglie del beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster.

Iniziatore di svariate opere sociali nella diocesi fonda, tra l’altro, l’Università della Terza Età insieme al prof. Elio Baldoni e con la collaborazione di monsignor Giovanni Saldarini, poi arcivescovo di Torino e cardinale.

fonte wikipedia