Questa canzone ha partecipato al 68 festival di Sanremo, classificandosi al 6° posto
Ignorane nel canto quel coro ammaliante
Che irrompe alla mente e per quanto mulini
Le braccia oramai non potrai far più niente
A un lunghissimo sonno
O mio Pizzomunno tu guarda quell’onda beffarda
Che affonda il tuo amore indifeso
Io ti resterò per la vita fedele
E se fossero pochi, anche altri cent’anni
Così addolcirai gli inganni delle tue sirene
Poteva vederla ancora così
Con la mano protesa
E forse una lacrima scesa nel vento
Poi lui sparì al largo
E lei in casa cantando, neppure il sospetto
Che intanto da sotto la loro vendetta ed il loro lamento
I muscoli tesi del bel pescatore
E all’ennesimo suo rifiuto
Un giorno fu punito
Io ti aspetterò
Fosse anche per cent’anni aspetterò
Fosse anche per cent’anni
Malvage sirene, qualcuno le ha viste
Portare nel fondo Cristalda in catene
E quando le urla raggiunsero il cielo
Lui impazzì davvero provando a salvarla
Perché più non c’era e quell’ira accecante lo fermò per sempre
Gigante di bianco calcare che aspetta tuttora il suo amore rapito
E mai più tornato
Fosse anche per cent’anni aspetterò
Fosse anche per cent’anni aspetterò
Fosse anche per cent’anni
Fosse anche per cent’anni
Si dice che adesso e non sia leggenda
In un’alba d’agosto la bella Cristalda
Risalga dall’onda a vivere ancora
Una storia stupenda
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