Oramai sono da 9 mesi che mi trovo a Neisu e ogni giorno ringrazio il Signore per il dono di essere prete missionario proprio qui in questa grande missione; e se ci penso bene non mi è stato facile obbedire subito!
In questi mesi il Signore ha continuato a volermi bene con la sua protezione quotidiana,e tutta la comunitá( laici, suore, missionari), si è donata nell’aiutarmi a inserirmi in questa nuova realtá, cosi differente da Kinshasa, dove ero arrivato nel lontano 1991.
Due mesi fa un papá di nome Duabo, un vecchietto del villaggio Nakwapongo, mi saluta gioiosamente e mi dice: “padre vengo alla missione con 2 bei polli per comprare gli occhiali, perché non riesco più a leggere la Bibbia”.
Nella visita che ho fatto a Makpulu con Tommaso, un giovane laico missionario,un giovane papá mi ferma e mi dice che suo figlio ammalato ha voglia di vedermi e conoscermi. Ci avviciniamo alla casetta attorniati da tanti bimbi e incontro il nuovo amico: Merveille è disteso sul suo lettino. E’ un bimbo di 9 anni ammalato dalla nascita(macrocefalia),molto sveglio; con lui chiacchiero un po’, preghiamo e cantiamo. (dopo sapró che i genitori sono protestanti,e con insistenza mi dicono che Merveille vuole ricevere il battesimo nella Chiesa cattolica come l’altro loro figlio!).
Tra i marmocchi presenti uno mi dice con quella gioia tipica dei nostri bimbi: ”Lobi nakoya na Misa!”( domani vengo a Messa) e ci salutiamo.
Il mattino seguente a Messa,vedo in chiesa in prima fila il piccolo Moise di 6 anni…deve aver fatto almeno 4 km a piedi per essere presente!
CONOSCERE LA BIBBIA, VOGLIA DI PREGARE, sia il vecchietto che il bimbo ne han fatto di strada a piedi! Quanti km percorrono i cristiani di Neisu…
E cosi spesso il cuore corre da voi amici in Europa: “Avete ancora la voglia di conoscere Gesú, di accoglierlo, di incontrarvi per pregare insieme”?
Spesso la chiesa è vicina alle vostre case, ma a volte rimane vuota…avete tante comoditá per incontrarvi in parrocchia o in gruppi..ma spesso sono sempre le stesse persone…
NATALE è una occasione bella per ripensare la nostra fede, di accogliere non solo notizie negative che giungono dall’ Africa(guerre, ebola, fame…),ma soprattutto quell’entusiasmo e quella fede che ci giungono dalle Chiese giovani per lasciarci smuovere e ritrovare la gioia della fede, la freschezza della comunitá, la grazia divina dei sacramenti!
Lo sappiamo oggi non è facile essere cristiani da voi come da noi: il mondo e la sua mentalitá possono renderci schiavi. Maria di Nazareth che ha accolto e ci dona Gesú, cammini con noi durante tutto il nuovo anno. CORAGGIO,SANTE E BUONE FESTE!
Sempre grato e riconoscente per la vostra preghiera, generositá e affetto,
p. rinaldo