PortogalloCon volo Alitalia io e Mauro,con partenza da Pisa via Roma per Lisbona. All’atteraggio, già avevo avuto un indizio del posto, ossia, ad un amante della natura come me, negativo: troppe case traffico e strade.
Affittata la classica auto a noleggio,senza meta,ci siamo diretti a nord,prendendo la strada più spedita verso il fuori città, fermatici in un’autogrill,scopro che mi sembra di essere in Italia, ossia non c’era nulla che mi facesse capire che eravamo in Portogallo, nemmeno la moneta. Ad un certo punto dirigiamo verso ovest per vedere il mare.

L’oceano atlantico, non è un gran che, niente a che vedere con il mare australiano o i caraibi o il mar rosso. Dormiamo in un albergo e giochiamo a biliardo. Come al solito Mauro mi batte, e pensare che a detta sua non giocava da anni. Bè io non da molto comunque Donato mi ha fatto giocare la prima partita in Nuova zelanda 2 anni fà. L’hotel non era troppo caro e la piscina e relativa SPA (giacuzzi) erano invitanti.

Le dune di sabbia accanto all’albergo ci hanno ispirato per un paio di foto. All’indomani,ci cimentiamo ad una gara di go kart, e come al solito Mauro mi straccia.Partenza ancora più a nord verso Porto ma non ci arriviamo,in compenso entriamo in un paesino con piazza e bancarelle tipico locale. Dove abbiamo preso una bibita su un terrazzino di un bar al primo piano.

Più tardi in un altro paesino ai bordi del mare notiamo che sulle auto parcheggiate c’erano persone, dove 2.dove 3. e non capivamo perchè non scendevano anche se c’era nuvoloso.

Aspettavano qualche evento per scendere? OPPURE ERANO INVITATI DI QUALCHE MATRIMONIO IN ATTESA DI PARTIRE? Mha! , non sapevamo. Allora chiediamo ad un passante del posto e ci dice che sono semplicemente in relax. Ma! Valli a capire sti portoghesi.Torniamo allo stesso albergo.

Alla mattina seguente sia io, Daniele (ndr) che Mauro ci divertiamo a fare sgommate su una strada chiusa ai bordi di una vecchia barca di legno abbandonata, poi entrando nell’entroterra ritorniamo a Lisbona col suo caos di traffico, case e persone.

Per fortuna troviamo l’aeroporto però solo dopo aver passato un mega ponte a pagamento, che non abbiamo potuto pagare. visto che dopo la sbarra non si può piu tornare indietro. Riconsegnata l’auto ci ri imbarchiamo sull’aereo con destinazione Milano e poi Pisa. Conclusione,il Portogallo, non mi è piaciuto.

Il racconto è stato gentilmente fornito dal sito di Daniele Somenzi