vietnam2Durata del viaggio: 3 settimane

Il viaggio tappa per tappa

 HANOI: instancabile. Già dal primo mattino gente di qualunque età, fa jogging o si ritrova al parco a fare ginnastica. E poi comincia la giornata lavorativa, il traffico di motorini e biciclette, le persone a piedi coi bilancieri pieni di merce che, con la loro strana andatura si dirigono al mercato per venderla.

Tappe importanti da visistare:

 –        Mercato vecchio (alimentare)
 –        Mausoleo di Ho Chi Min
 –        Tempio della letteratura
 –        Lago Hoàn Kiem
 Hanoi è il punto di partenza per diversi luoghi (fai da te o con tour organizzati) alcuni da fare in giornata come “La pagoda dei profumi”(meglio con un tour), altri che richiedono più giorni quali: Sapa e la Baia di Halong (noi abbiamo preferito il fai da te).
I DINTORNI DI HANOI
PAGODA DEI PROFUMI: a sole 2 ore di bus ci si trova immersi nella campagna vietnamita dove si osservano i contadini che indossano i tipici cappelli conici e lavorano la terra. In poco tempo, a bordo di piccole barche tipo canoa, si giunge in un punto da cui parte una passeggiata (“scarpinata”) di un’ora circa che conduce alla Pagoda dei Profumi.
Si tratta di una grotta molto suggestiva, nascosta da una fitta vegetazione. Il buio delle pareti e delle statue degli antenati, è rischiarato dalle candele accese dai pellegrini. Il profumo d’incenso invade il territorio circostante.
SAPA (queen Hotel): le colline punteggiate dalle piante di bambù e le verdi risaie coltivate a terrazza. Le etnie locali degli ‘Mong e degli Ngzu e le passeggiate per la campagne attraverso i loro villaggi.
Un buon pranzetto al mercato coperto dove si ha la possibilità di interagire con la gente locale a sua volta incuriosita dalla presenza dei turisti.
CAT BA (My Ngoe Hotel): bellissima isola nella baia di Halong. I villaggi galleggianti, la gita in moto alla scoperta degli angoli più suggestivi, calette, baie, palme da cocco, alberi dai frutti esotici e piante dalle foglie gigantesche. E ancora la vegetazione lussureggiante, i fiori e le farfalle multicolore. E lì dove meno te l’aspetti degli ospedali militari nascosti, costruiti nel periodo di guerra. E per finire in meraviglia, le incredibili cene a base di pesce freschissimo.

HUE’ (Mai Dao Hotel): città imperiale in cui risiedeva l’imperatore del Vietnam. Colpisce lo stile tipicamente orientale delle pagode lavorate e multicolore, iscrizioni dorate, la predominanza del rosso, i simboli religiosi.

Da Huè, parte la gita in battello sul fiume dei profumi dove si ha la possibilità di visitare le tombe imperiali. A nostro parere il nome della gita è molto più attraente rispetto a quello che si vede effettivamente. Sconsigliamo.
In realtà non abbiamo trovato questa città molto interessante tanto che l’unica cosa positiva del soggiorno è stato un ristorante di pesce sulla riva del fiume con vista ponte con illuminazione cangiante e il Mandarin cafè dove abbiamo fatto delle ottimi colazioni circondati dalle foto della campagna vietnamita, fatte del proprietario.
HOI AN (Hai Bao Hotel): ridente villaggio, famoso per la vivacità dei suoi negozietti e l’abilità dei suoi sarti. Capi di tutti i tipi sono confezionati in meno di 24ore per i visitatori che li prenotano. Ampia scelta di modelli e di tessuti: meravigliosi.
Stesso dicasi per le scarpe: ciabatte, sandali e tutto viene fatto in maniera molto facile e veloce. Ti prendono la forma del piede su un foglio bianco. Scegli il modello, il pellame l’eventuale decoro e in poche ore…è tutto pronto.
Inoltre, ogni 14esimo giorno del mese lunare si celebra il full moon festival in tale occasione delle lanterne luminose sono immerse nel fiume. Come ultima cosa, può essere interessante vedere come erano arredate un tempo le case antiche. Se non doveste andarci, non avrete perso nulla.

vietnam1SAIGON/HO CHI MIN CITY: una bella città moderna, pulita, viva. Negozi e grandi magazzini non hanno nulla da invidiare a quelli delle nostre città. Divertente visitarne i vari quartieri e mercati. Sebbene decantato da tutti, il Cholon, quartiere cinese famoso per la via delle erboristerie, per noi è stato una gran delusione.

Vale invece la pena andare a farsi un massaggio presso l’istituto dei ciechi dove il guadagno (una cifra davvero ridicola se parliamo di 1,50 euro a testa serve ovviamente a sostenere questa comunità).
Consigliamo vivamente di dedicare tempo alla visita del museo che racconta i crimini che sono stati compiuti durante la guerra. Un museo prevalentemente fotografico ma che ben racconta gli anni terribili che questa popolazione ha dovuto passare.
Da Saigon, diverse agenzie (Sinh Cafè è tra le migliori) organizzano i tour per il delta Mekong e per chi volesse,  il passaggio dal Vietnam alla Cambogia via fiume visto compreso.
DELTA DEL MEKONG (da Saigon alla Cambogia): dalla barca, il paesaggio del Delta scorre davanti agli occhi come un film: case a palafitte che affiorano sulle rive del fiume, alberi completamente sommersi dall’acqua, la vita delle popolazioni locali che scorre sulle rive del Mekong la cui acqua è sfruttata per lavare i piatti, lavarsi i denti e fare la doccia, e lavare i cibi.
Il punto d’arrivo è Cantho, da cui il giorno dopo si parte per visitare i mercati galleggianti di CAI RANG. Interessante vedere come le barche segnalino la merce che vendono infilzando un bastone con i vari prodotti e come la gente, con il loro caratteristico modo di remare vi giunga vicino.
Una serie di canaletti che curvano e poi si incrociano riportano alla memoria gli stessi paesaggi di Apocalypse Now. Palme banani, ogni tanto una casa, dei bambini che tornano da scuola in bici con le loro belle divise..
Chau Doc è la tappa intermedia prima di giungere in Cambogia. Qui si ha la possibilità di visitare dei villaggi galleggianti, le palafitte in cui sono allevati i pesci. Campagne inondate e villaggi costellano il panorama circostante. Da qui si può andare a visitare il monte Sam ove si trovano decine di pagode e templi molte dei quali scavati nelle grotte,ma per farlo occorre svegliarsi all’alba alle 4.30 circa per rispettare l’orario della nuova partenza che porta in Cambogia.
CAMBOGIA – PHNOM PHEN: capitale della Cambogia. Da non perdere:

  • Palazzo Reale: in stile Kmer
  • Pagoda d’argento: famosa per il suo pavimento composto da 500 piastrelle in argento del peso di un chilogrammo l’una
  • Seo Tuol Slang: il museo delle vittime del regime di Pol Pot. In origine era un liceo e successivamente fu trasformato in luogo di prigionia e tortura dai Kmer rossi. Furono uccise circa 17 mila persone.
SIEM REAP: a 3 ore di traghetto dalla capitale, è la base di partenza per la visita di templi di Angkor che si trovano a soli 7 km di distanza. Offre davvero poco. C’è un mercato coperto, qualche bel ristorantino incredibilmente pieno di turisti con prezzi da turisti..fine. La visita dei templi può essere fatta con un tuc tuc, in auto o semplicemente in bici. A nostro parere la terza opzione è la più bella che vi consentirà di godere con i vostri ritmi la passeggiata ai templi. Noi abbiamo noleggiato due bici per tre giorni a solo 1$ al giorno. I templi di Angkor sono stati scoperti di recente. Un paesaggio fantastico nel vero senso della parola: costruzioni immerse nella fitta vegetazione, scimmie che saltano sugli alberi, le costruzioni invase da radici enormi e contorte. Tutto riporta ad un mondo fatato, surreale dove ci si sente dei piccoli Indiana Jones.
Racconto fornito da Piedi Stanchi