Io e Giuseppe atterriamo con airbus 330 della Korean air a Seul incheon int.airport. Uno degli aeroporti piu belli del mondo, Prima infatti era situato nei pressi della Capitale ma ora si trova in una penisola ad una ventina di km ai bordi del mare cinese. Recuperiamo i nostri bagagli, la korean air è un’ottima compagnia, il servizio di bordo è impeccabile, sui voli a lungo raggio durante la notte se premi il pulsante hostess, hai un riscontro immediato, sui voli alitalia non vengono e basta.
E pensare che una volta ho pure fatto le selezioni per poter fare lo steward a roma e al colloquio bilaterale dopo aver compilato i quiz, in un momento di pausa uno degli esaminatori mi si avvicina e mi dice sottovoce, tu sei a posto, però puoi entrare solo se hai conoscenze, il risultato è che entra solo gente non appassionata di questo lavoro uguale, menefreghisti.
L’alitalia ha perso un’occasione a non assumermi.E col senno di poi debbo dire meno male che non mi han preso.Io e Giuseppe partiamo per un tour nella penisola dell’aeroporto adiacente a Incheon, con noi oltre che alla guida koreana, l’autista del pulmino e 2 tedeschi. Ben presto scopriamo la pessima guida dell’autista, ma che ci vuoi fare.Il freddo pungente di novembre non è tanto ben accetto,ogni volta che scendiamo, ci ghiacciamo, un freddo umido che ti entra nelle ossa proprio come in pianura padau. La prima tappa ad un mercato del pesche, scopriamo che qui in Korea tengono i vari tipi di pesche in vasche vivi appena pescati e mentre i mariti pescano le mogli lo vendono infatti tutte donne per la cura del pesce vivo e la vendita. Poco distante il mare che però è scomparso dalla bassa marea.

Le autostrade sono moderne e i segnali stradali oltre che in koreano sono scritti in inglese, meno male altrimenti uno che noleggia un’auto come fa? Ci portano a vedere un posto per le preghiere con queste casette dai tetti a ricciolo dove dalla cima della collina si vede il panorama, come se i budda da lassu proteggessero la popolazione,

La tipa ci spiega tutto in inglese e io traduco direttamente in dialetto di Casalmaggiore a Giuseppe senza passare dall’italiano.Lui dice che alla sua età non riesce ad imparare l’inglese. Ac credi mia. Da li a poco andiamo ad una spiaggia che di spiaggia non ha proprio nulla, sassi ovunque con la marea bassissima ed il mare sporco come quello di forte dei marmi quando è mosso d’inverno.
 Approfitto però per prendere qualche sassolino da mettere nella mia bacheca a casa. Il tour termina, erano solo qualche ora approfittando di una coincidenza aerea qui in Korea, io e Giuseppe stassera dobbiamo prendere il volo per Auckland

ciao ciao

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