E pensare che una volta ho pure fatto le selezioni per poter fare lo steward a roma e al colloquio bilaterale dopo aver compilato i quiz, in un momento di pausa uno degli esaminatori mi si avvicina e mi dice sottovoce, tu sei a posto, però puoi entrare solo se hai conoscenze, il risultato è che entra solo gente non appassionata di questo lavoro uguale, menefreghisti.
L’alitalia ha perso un’occasione a non assumermi.E col senno di poi debbo dire meno male che non mi han preso.Io e Giuseppe partiamo per un tour nella penisola dell’aeroporto adiacente a Incheon, con noi oltre che alla guida koreana, l’autista del pulmino e 2 tedeschi. Ben presto scopriamo la pessima guida dell’autista, ma che ci vuoi fare.Il freddo pungente di novembre non è tanto ben accetto,ogni volta che scendiamo, ci ghiacciamo, un freddo umido che ti entra nelle ossa proprio come in pianura padau. La prima tappa ad un mercato del pesche, scopriamo che qui in Korea tengono i vari tipi di pesche in vasche vivi appena pescati e mentre i mariti pescano le mogli lo vendono infatti tutte donne per la cura del pesce vivo e la vendita. Poco distante il mare che però è scomparso dalla bassa marea.
Le autostrade sono moderne e i segnali stradali oltre che in koreano sono scritti in inglese, meno male altrimenti uno che noleggia un’auto come fa? Ci portano a vedere un posto per le preghiere con queste casette dai tetti a ricciolo dove dalla cima della collina si vede il panorama, come se i budda da lassu proteggessero la popolazione,
ciao ciao