Chiavenna: bellezze naturali, ricchezza artistica, gastronomica e artigianale.

Un passato ricco di storia e generoso nell’abbellirla di palazzi dalle ricche facciate, di piazzette con splendide fontane e di opere d’arte eccezionali come il complesso della Collegiata di San Lorenzo con la chiesa, il battistero, il chiostro con la torre campanaria ed il Museo del Tesoro dove è conservata la “Pace di Chiavenna”, coperta di evangeliario del XII secolo, in oro sbalzato, gemme e preziose miniature, capolavoro dell’oreficeria medievale

La passeggiata lungo le vie del centro tocca necessariamente piazza Pestalozzi, poi piazza Crollalanza, San Pietro e piazza Castello. Su quest’ultima domina il Parco botanico archeologico del Paradiso, dai cui colli si gode una magnifica vista su tutta la cittadina. A pochi passi dal parco, nel vecchio quartiere artigianale di Chiavenna, sorge il Mulino della Bottonera. Fondato nel 1867 è un rarissimo esempio di archeologia industriale, dove ancora oggi è viva l’atmosfera del lavoro dei mugnai dell’800.

Lasciata Chiavenna alle spalle e proseguendo verso la Val Bregaglia si raggiunge l’unica dimora che si salvò dalla disastrosa frana che nel 1618 cancellò il villaggio di Piuro. A Prosto, in località Cortinaccio, sorge Palazzo Vertemate Franchi, proprietà del comune di Chiavenna, una delle ville rinascimentali più interessanti della regione, con saloni e salette interamente affrescati con scene mitologiche, con pareti e soffitti intagliati e intarsiati. Particolarmente interessanti sono i saloni di Giove e Mercurio e dello Zodiaco, le sale delle Udienze e delle Cariatidi.
Oltre al palazzo si possono inoltre  ammirare il frutteto, il vigneto, l’orto, il giardino all’italiana ed il castagneto.
Da secoli la Valchiavenna richiama i buongustai attratti dall’eccellente brisaola, che qui è nata, dal “violino di carne secca”, raffinato prosciutto di capra (presidio slow food, singolare salume prodotto con la coscia e la spalla della capra ha davvero la forma di un violino, con la zampa a fungere da manico e la massa muscolare da cassa) e dai formaggi dall’alpe: tutti prodotti che maturano splendidamente nei crotti, vere e proprie cantine ecologiche ricavate fra le rocce.

La città di Chiavenna ha ottenuto la certificazione di città slow possedendo requisiti di eccellenza nelle categorie di politica ambientale, infrastrutturale, tecnologie per qualità urbana, valorizzazione delle produzioni autoctone, ospitalità, consapevolezza.

Valchiavenna

Là dove l’acqua della Mera confluisce nel Lario, ha inizio la Valchiavenna.
Protetta da montagne che segnano lo spartiacque fra il bacino del Mare del Nord ed il Mediterraneo, è la via diretta verso i paesi nordici. Ospita rare bellezze naturali: le Marmitte dei giganti, scavate nella roccia dai ghiacciai preistorici, splendide cascate, come quella dell’Acqua Fraggia, che ispirò Leonardo e che definì queste montagne irte e infestate di orsi, e la rocca del Paradiso, oggi parco botanico.

La Valchiavenna conserva preziose testimonianze storiche, la chiesetta di San Fedelino, eretta prima dell’anno 1000 (Novate Mezzola), la collegiata di San Lorenzo, il Fonte battesimale, scolpito nell’XI secolo in un monolite di pietra ollare, la “Pace”, fra i maggiori capolavori di oreficeria medioevale, il Palazzo della potente famiglia Salis e la Chiesa di Santa Maria.

A Prosto di Piuro, merita di essere visitato il Palazzo Vertemate Franchi, “complesso residenziale produttivo ludico”, risparmiato dalla frana del 1618 perché edificato fuori dal borgo. E’ una delle più prestigiose dimore del Cinquecento in provincia di Sondrio.

Nel nucleo storico di Chiavenna sono ancora visibili i segni dell’antico splendore. Le scritte sui portali, gli affreschi emersi sulle facciate di due case, dimora di famiglie grigionesi, nella Via Dolzino, e l’apertura al pubblico del mulino di Bottonera, unico esempio di archeologia industriale, sono la testimonianza della vitalità culturale e dell’operosità della città.
Da secoli la Valchiavenna richiama anche i buongustai attratti dall’eccellente brisaola, che qui è nata, dal “violino di carne secca”, raffinato prosciutto di capra, e dai formaggi dall’alpe: tutti prodotti che maturano splendidamente nei crotti, vere e proprie cantine ecologiche ricavate fra le rocce. Il marchio del Consorzio di imprese che tutela i “prodotti di paese”, garantisce l’origine e la genuinità della tradizione valchiavennasca..
Agli amanti del trekking è proposto il percorso escursionistico viaSpluga. I 65 km da Thusis a Chiavenna, sono caratterizzati da una natura intatta e da elementi culturali di importanza internazionale. Immagini ed emozioni che si susseguono, come le gole della Via Mala, le coste della Rofla, il soffitto della chiesa di Zillis, il passo dello Spluga, la gola del Cardinello e il Santuario di Gallivaggio.
 Per informazioni e prenotazioni contattare il Consorzio per la  Promozione Turistica della Valchiavenna E-mail: www.valchiavenna.com

Foto concesse dal Consorzio Turistico Valchiavenna

Autore: Stilton