madonna-zaccarioaVANGELO

Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

RIFLESSIONE

15 agosto 2014

ALLUNAGGIO O ASSUNZIONE IN CIELO?
Solennità dell’Assunzione di Maria Santissima al cielo

45 anni fa, il 20 luglio 1969, l’uomo con una astronave
sale in cielo e mette per la prima volta un piede sulla luna.
Da quel giorno ci sentiamo tutti un po’ padroni dell’universo.
La luna non è più solo l’angolo luminoso dei sogni d’amore,
la luna non è più solo ciò che fa cambiare i nostri umori,
ma è uno spazio che possiamo raggiungere, controllare,
la luna è diventata “proprietà” dell’uomo, spazio dell’uomo.

Ciò che Neil Armstrong e Buzz Aldrin hanno fatto sulla luna,
quasi 2000 anni prima Maria l’ha fatto con il cielo.

Celebrare il mistero di Maria “assunta”, cioè che sale al cielo,
significa pensare al primo uomo (in questo caso donna)
che per la prima volta mette piede in quel cielo
che il Crocifisso Risorto ha spalancato per noi.

In Maria che entra nella luce della risurrezione
il cielo non è più solo un paradiso lontano
ma diventa uno spazio raggiungibile, anzi di più una casa
persino più facilmente raggiungibile che non la luna.

La differenza tra l’allunaggio di Armstrong e Aldrin
e l’assunzione in cielo di Maria ci consegna una verità
che possiamo ritradurre in un augurio di Winston Churchill:
“Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo,
ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle!”.

La luna cattura lo sguardo.
Il Cielo cattura il cuore.

Grazie a astronauti e piloti siamo diventati “padroni” del cielo,
grazie a Maria siamo “azionisti – soci di capitale” del paradiso.

È esattamente quell’esigenza che muove continuamente
il nostro cuore nel cercare sempre qualcosa di più,
nel non accontentarsi mai, nel volere il meglio.

Questo nostro bisogno di “alto”, di “di più”, di “paradisi”
nella preghiera lo esprimiamo nel gesto di alzare le mani.
La tradizione dipinge Maria Assunta così, con le mani al cielo.

Alzare le mani è attaccarsi al cielo,
come quando sei sull’autobus, per stare in equilibrio,
quando ti senti sballottato dalle curve della vita.

Alzare le mani è arrendersi al cielo,
come chi ha bisogno e non ce la fa da solo, chiede aiuto,
o come chi si mostra disarmato e inerme.

Alzare le mani è tendersi al cielo,
come il bimbo che vuole farsi prendere in braccio dalla mamma.
Anche Gesù avrà fatto così tante volte con sua mamma Maria.

L’Assunta ci insegna a farci abbracciare dal cielo.

Se ci facciamo prendere in braccio dal cielo con e come Maria
avremo un grande dono: la capacità di guardare le cose dall’alto.

Viste dall’alto, dal cielo, le cose hanno misure diverse:
quello che sembra immenso, si sgonfia e si ridimensiona,
quello che sembra invalicabile, invece ha una via alternativa,
e anche un groviglio di strade in cui sei perso, diventa disegno.

Maria ci insegni a farci prendere in braccio dal cielo,
e doni alla nostra vita angoli di paradiso.