ImageIl secolo dei Lumi conosce una straordinaria circolazione delle idee ed un altrettanto intenso movimento degli uomini, spinti dai nuovi bisogni di comunicazione e di conoscenza a viaggi che sono innanzitutto viaggi intellettuali. Il viaggio stesso, riflettendo una passione cosmopolita ed una curiosità intellettuale nuove, diviene nel secolo dei Lumi qualcosa di profondamente diverso rispetto ai secoli precedenti. Il Grand Tour attraverso l´Europa rappresenta per i giovani un viaggio di formazione che fornisce alla futura classe dirigente occasione per avviare rapporti personali e culturali.Il Grand Tour è un autentico viaggio di formazione anche per Gustavo III di Svezia che il 3 novembre 1783 arriva alla Villa di Corliano, proveniente da Modena, per curarsi con le acque termali ai Bagni di Pisa (San Giuliano Terme), per visitare Pisa e i Monti Pisani di cui aveva conosciuto la bellezza nei racconti di Carlo Goldoni e Vittorio Alfieri.La Villa della Seta di Corliano è un “Palazzo da Signore, con una scala di fuora, con un ballatoio davanti la porta maggiore, con fonte e con terra intorno ad uso di detto palazzo” che il fiorentino Vincenzo Pitti dice essere “il più bel Palazzo che sia intorno a Pisa” ai piedi dei Monti Pisani. Ristrutturata dall’architetto Ignazio Pellegrini nel XVIII secolo, è decorata esternamente con alcuni graffiti cinquecenteschi, tipici del manierismo fiorentino: arpie, corone di frutta e fiori, uccelli ed altre simbologie, rappresentano le virtù della “Fortezza, Abbondanza e Fortuna”, gli stessi temi si ritrovano negli affreschi interni del salone, dell’androne di ingresso e delle scale, che sono attribuiti al pittore Andrea Boscoli.

Image

Convito degli Dei  – Andrea Boscoli (Firenze 1560 – Roma 1608)

 

Gustavo III di Svezia è ospite di Cosimo Agostini Fantini Venerosi e di sua moglie Teresa della Seta Gaetani Bocca; l’invito gli è stato probabilmente recapitato da Vittorio Alfieri che, alcuni anni prima, aveva conosciuto il futuro sovrano nel suo viaggio attraverso la Germania, la Danimarca, la Svezia e la Russia ed aveva soggiornato ai Bagni di Pisa.

Gustavo III di Svezia era il secondo sovrano scandinavo ad essere ospite della famiglia della Seta Gaetani Bocca: nell’aprile del 1709 Federico IV, re di Danimarca e di Norvegia, dopo un breve soggiorno a Firenze, giunse ospite a Pisa, sbarcando allo scalo dell’Arno di San Sepolcro, per una storia molto romantica: il principe ereditario danese si era innamorato di Maria Maddalena Trenta, una giovane nobile lucchese, ma la diversità di religione (Federico era protestante) divise i due giovani innamorati e Maria dovette farsi suora ritirandosi in convento alla sua partenza da Pisa.

L’invito di Vittorio Alfieri non era peraltro disinteressato: i buoni uffici del principe svedese avrebbero dovuto servire ad ottenere la separazione legale della contessa d’Albany, Luisa Stolberg, amante del poeta, sposa nel 1772 a Carlo Edoardo Stuart, pretendente al trono d´Inghilterra, che impediva a Gustavo III di Svezia di divenire Gran Maestro della Massoneria di rito scozzese. Le passeggiate sui Monti Pisanipermetteranno così di fare ottenere a Luisa la separazione legale il 3 aprile 1784 e di farla arrivare in Toscana. Il 16 giugno successivo, nella magica notte della Luminaria, quando a Pisa si festeggia il Patrono San Ranieri, il poeta e Luisa saranno invitati da Andrea Agostini, figlio di Cosimo e Teresa, alla Accademia Roncioni ed l’astigiano reciterà il suo Saul, avvolto in un mantello rosso, per l’ultima volta.

Image

Una “privata Conversazione”: l’Accademia Roncioni e Vittorio Alfieri
Agostino Agostini e Alessandro Panajia

Si racconta infine che Cosimo Agostini invitò Gustavo III di Svezia al Caffè dell’Ussero, oggi locale storico italiano (fondato il 1° settembre 1775), per provare “l’innocenza” di questa bevanda. Il futuro monarca andava infatti dicendo che il caffè era un veleno, e “il giorno del Giudizio Universale chi lo avesse bevuto sarebbe uscito dalle tombe nero come i fondi del caffè“.E‘ un monumento della cultura italiana, nel quattrocentesco Palazzo Agostini, sul Lungarno, con le pareti coperte di gloriosi ricordi dei suoi più illustri frequentatori “risorgimentali”: Carlo Goldoni, Giacomo Casanova, Vittorio Alfieri, Filippo Mazzei, Domenico Guerrazzi, Giuseppe Giusti – che lo rese famoso nelle sue “Memorie di Pisa” del 1841 – Renato Fucini, Giosuè Carducci, Cesare Abba, Giuseppe Montanelli. Nel 1839, fu sede di riunioni del primo Congresso Italiano degli Scienziati.

 

Spazio a Cura della VILLA CORLIANO